La Divina Commedia di Dante Alighieri, Volume 1 |
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alcun allora altra amore anime assai avanti avea aver bella bolgia buona Caccia cagione CANTO capo cerchio certo ch'i chiama ciascun cielo città collo color colui comincia conte corpo credo cuor Dante dice dire disse dolore duca Enea erano essendo faceva fama fare fece figliuolo Firenze fiume fondo fosse fossi furono gente gran gridò Guarda Guido Inferno insieme intende l'altro l'una Landino lasciò latino legge lingua luna lungo luogo maestro male mano mare mente mezzo mondo monte mori morte nome nuova occhi opere padre pare parlar parole passo pena Perch'io persona piedi piena poco Poeta porta posta poteva prese presso propriamente puniti punto quei quivi ripa Rispose salire sangue segue senso sentimento sovra spiriti tema terra testa tormento tosto trista trova uomo valle vede veder venire vento vero verso vidi Virgilio viso vivo volere volse volta volte vuol
Popular passages
Page 121 - Ale hanno late, e colli e visi umani, Pie' con artigli, e pennuto '1 gran ventre. Fanno lamenti in su gli alberi strani. E '1 buon maestro: — Prima che più entre, Sappi che se' nel secondo girone, (Mi cominciò a dire): e sarai, mentre Che tu verrai nell'orribil sabbione.
Page 67 - Poi mi rivolsi a loro, e parla' io, E cominciai : Francesca, i tuoi martiri A lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, A che e come concedette amore, Che conosceste i dubbiosi desiri?
Page 32 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio : Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che 1' uccide : Ed ha natura sì malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali, a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir con doglia.
Page 43 - PER me si va nella città dolente, Per me si va nell' eterno dolore, Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore : Fecemi la divina potestate, La somma sapienza e il primo amore.
Page 127 - Come l' altre verrem per nostre spoglie , Ma non però ch' alcuna sen rivesta ; Che non è giusto aver ciò ch' uom si toglie. Qui le strascineremo, e per la mesta .Selva saranno i nostri corpi appesi Ciascuno al prun dell
Page 44 - Maestro, il senso lor m' è duro.' Ed egli a me, come persona accorta: 'Qui si convien lasciare ogni sospetto; Ogni viltà convien che qui sia morta. Noi...
Page 62 - E come gli stornei ne portan l' ali, Nel freddo tempo, a schiera larga e piena, Così quel fiato gli spiriti mali. Di qua, di là, di giù, di su gli mena : Nulla speranza gli conforta mai, Non che di posa, ma di minor pena. E come i gru van cantando lor lai, Facendo in aer di sé lunga riga ; Così vid' io venir, traendo guai, Ombre portate dalla detta briga : Perch...
Page 109 - Tal , ch' ogni vista ne sarebbe schiva. Qual è quella ruina, che nel fianco Di qua da Trento l' Adice percosse, O per tremuoto o per sostegno manco; Che da cima del monte, onde si mosse, Al piano è sì la roccia discoscesa, Ch'alcuna via darebbe a chi su fosse, Cotai di quel burraio era la scesa. E in su la punta della rotta lacca L...
Page 308 - E disser : Padre, assai ci fia men doglia, Se tu mangi di noi : tu ne vestisti Queste misere carni, e tu le spoglia.
Page 159 - La gente nuova, ei subiti guadagni, Orgoglio e dismisura han generata. Fiorenza, in te, si che tu già ten piagni.