Da Socrate a Hegel: nuovi saggi di critica filosofica

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G. Laterza, 1905 - 432 pages
 

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Page 91 - Verità, la quale non si può a patto alcuno chiamar in dubbio ; che questo Mondo Civile egli certamente è stato fatto dagli uomini : onde se ne possono, perchè se ne debbono, ritrovare i Principj dentro le modificazioni della nostra medesima mente umana.
Page 205 - Trovare una forma di associazione che difenda e protegga con tutta la forza comune la persona ei beni di ciascun associato, e per la quale ciascuno, unendosi a tutti, non obbedisca tuttavia che a se stesso, e resti libero come prima.
Page 351 - ... celare una sua segreta insoddisfazione per le 'insufficienti risposte che la sua dottrina dava ai più intimi problemi della vita. E talvolta , con felice incoerenza, si dichiarava sottomesso ai suoi antichi principi idealistici : il prof. Tommasi, nonostante il suo naturalismo, scriveva lo Spaventa, ha spesso di questi momenti felici, che i naturalisti suoi seguaci e colleghi forse dicono infelici...
Page 377 - Insequiter clamorque virum stridorque rudentum. Eripiunt subito nubes coelumque diemque Teucrorum ex oculis ; ponto nox incubat atra. Intonuere poli, et crebris micat ignibus aether Praesentemque viris intentant omnia mortem.
Page 343 - ... io naturalista e materialista. Ma, oltre la natura e la materia, e se devo spiegarmi anco più chiaro, nella natura e nella stessa materia, io ammetto e ammiro e riverisco ed amo, e, se si vuole ancora, di più, qualcos'altro che i naturalisti ei materialisti non vogliono vedere o non vedono tale qual' è: voglio dire, almeno, quello stesso che fa atto di ammissione, di meraviglia, di riverenza e di amore.
Page 93 - ... noi, al contrario, vogliamo un Dio che sappia e voglia quello che fa, che possa volere e fare altrimenti da quello che vuole e fa, che crei liberamente per puro beneplacito ecc.; che non sia un'idea logica, ma una persona. Così lo Stahl superficializzava il pensiero di Schelling
Page 243 - Il vero può stare senza il fatto, ma non il fatto senza il vero ; perchè il fatto, in quanto si connette col necessario e risponde a un'idea divina, eterna, come Dio stesso, non è fatto, ma vero. La creazione, tramezzando tra l...
Page 344 - ... voglio dire, almeno, quello stesso che fa atto di ammissione, di meraviglia, di riverenza e di amore. Io riconosco il piedistallo ; ma più di esso riconosco e m'inchino alla statua, e se questa è viva e parlante, vinco ogni timore o ritegno, e fo come Pigmalione : l'abbraccio e bacio, e non chiedo di più.
Page 242 - Metaphysik [Hamburg, 1835], pp. 562-3. libertà, in quanto si riferisce a quel suo termine... E se Dio non crea nulla, l'atto divino è tuttavia libero? Sì, se non si vuoi supporre che Dio, nulla creando, non abbia potestà di creare. — Ma l'atto divino, fuori della relazione a un termine estrinseco, è egli libero') No, è necessario. — Come dunque potrà esser libero, quando non ci sia termine estrinseco, come nel nostro presupposto? Sarà libero, in quanto il termine estrinseco...
Page 15 - Così la relazione fra Socrate e la sofistica è una relazione di affinità e di opposizione. Per entrambi la filosofia non è più considerazione fisica dell'universo (quindi il dispregio di Socrate per la fisica), ma principalmente etica e dialettica; l'oggetto di essa non è più l'oggetto naturale, ma il soggetto stesso come pensiero e come azione. Ma, dove la sofistica converte la negazione della filosofia naturale in dubbio sulla possibilità del sapere, Socrate al contrario dall'intuizione...

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