Bellezze della Commedia di Dante Alighieri: PurgatorioDalla Tip. di Paolo Libanti, a spese dell'autore., 1825 |
Contents
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Common terms and phrases
adunque alcun altra altresì amore anime Apocalisse assai atto avea Beatrice bella bellezza bellissimo Boccaccio buon Canto caribo certo chè che'l ciascun cielo colla comentatore concetto costui cotal credo Cristo Dante detto dice difilandosi diletto dimanda dolce ecco erano esempi essendo esso Eunoè eziandio fece figliuoli Filippo forza gente girone gitta gran grido immagine Inferno innanzi l'altro l'anima lascia leggiadro leva limosina lingua lume luogo maestro maraviglia Matelda medesi medesimo mente metafora mondo monte mostra nuovo occhi pare parea parlare parole passo Petrarca piace piglia poco Poeta poetica POMP potea prego pria purga Purgatorio quivi ragione ROSA sentire Sordello spiega spres Stazio stendali stra terzina tocca TOREL torna tosto troppo trovato tural uomo vale veder vedere veggo venir verbo vero verso vidi Virgilio virtù viva voglia volete vuol dire
Popular passages
Page 91 - del mio duca, Quando diretro a me, drizzando il dito Una gridò; Ve' che non par che luca Lo raggio da sinistra a quel di sotto , E come vivo par che si conduca. Dante uditala, si volge: Gli occhi rivolsi al suon di questo
Page 60 - io spiegare a lui : se già non volesse mostrar con questo medesimo, che egli stesso conoscea importuna la sua spiegazione. ZEV. Questo credo io il vero. State contenti, umana gente, al quia : Che se potuto aveste veder tutto , Mestier non era partorir Maria. Che
Page 223 - volentieri Del mio maestro i passi, e amendue Già mostravam com eravam leggieri : Quando mi disse; Volgi gli occhi in giue; Buon ti sarà per alleggiar la via, Veder lo letto delle piante tue. nuovo e bel modo da nominar la strada. Come,
Page 397 - con quel Greco , Che le muse lattar più eh' altro mai, Nel primo cinghio del carcere cieco : Spesse fiate ragioniam del monte , C' ha le nutrici nostre sempre seco. Euripide v è nosco, e Anacreonte , Simonide, Alatone e altri piùe Greci, che già di lauro ornar la fronte. Quivi
Page 203 - Come per sostentar solajo o tetto, Per mensola, tal volta una figura Si vede giunger le ginocchia al petto ; La qual fa del non ver vera rancura Nascere a chi la vede; cos'i fatti
Page 595 - Ch~ hai seguitata, e veggi sua dottrina Come può seguitar la mia parola : E veggi vostra via dalla divina Distar cotanto, quanto si discorda Da terra 'I del che più alto festina.
Page 568 - cantando cominciare : e poi Al petto del Grifon seco menarmi , Ove Beatrice volta stava a noi. Disser ; Fa, che le viste non risparmi: Posto t' avem dinanzi agli smeraldi, Ond' amor già ti trasse le sue armi.
Page 64 - via, e mostra al Duca le anime : Leva, dissi al maestro, gli occhi tuoi : Ecco di qua chi ne darà consiglio , Se tu da te medesmo aver noi puoi. Guardommi allora, e con libero piglio
Page 309 - Fra me stesso dicea, che mi sentiva La possa delle gambe posta in tregue. Noi eravam , dove più non saliva La scala su , ed eravamo affissi Pur come nave eh
Page 3 - Ma qui la morta poesia risurga O sanie Muse, poiché vostro sono; E qui Calliopca alquanto surga, Seguitando il mio canto con quel suono, Di cui le Piche misere sentirò Lo colpo tal che disperar perdono. è