L'ordinamento morale e l'allegoria della Divina commedia, Volume 2R. Sandron, 1923 |
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accidia ALBUMASAR aliquis amore Aristotele attiva autem beati beatitudine bestialità bolgia Bonaventura bonum Brunetto Bull BUSNELLI Cantica carità Cecco d'Ascoli celeste ch'egli chè cielo cielo di Mercurio cielo di Venere circa Città di Castello colpe Commedia Commento contemplativa Convivio criterio astrologico D'OVIDIO Dante dantesco dice Dicit quod dicitur divina divisione dottrina enim esempio etiam Etica Filomusi FILOMUSI-GUELFI fondamento frode gradino graduatoria Iacopo IACOPO ALIGHIERI incontinenza Inferno inquantum L'ordinamento morale l'uomo lussuria magis male malizia Marte maxime medietas medium Mercurio morale del Paradiso negligenza omnes operationes oportet peccati peccatum pianeta principio propter puniti Purg quae quam quantum quattro virtù quibus quidem ragione RONZONI san Bonaventura san Tommaso Santo Saturno scilicet segg seipsum sette vizi capitali settimo cerchio sicut specie spiriti stella struttura morale Studii su Dante Summa sunt superabundat superbia teologi trova virtù cardinali virtus virtutis
Popular passages
Page 221 - Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben, letizia, e per male, aver lutto. Lo cielo i vostri movimenti inizia, Non dico tutti: ma, posto ch...
Page 221 - Da lui, né dall' amor che a lor s' intrea, Per sua bontate il suo raggiare aduna. Quasi specchiato, in nove sussistenze, Eternalmente rimanendosi una. Quindi discende all' ultime potenze Giù d' atto in atto tanto divenendo, Che più non fa che brevi contingenze ; E queste contingenze essere intendo Le cose generate, che produce Con seme, e senza seme il ciel movendo. La cera di costoro, e chi la duce, Non sta d...
Page 60 - Così ha tolto l'uno all'altro Guido La gloria della lingua; e forse è nato Chi l'uno e l'altro caccerà di nido.
Page 60 - La vostra nominanza è color d'erba, che viene e va, e quei la discolora per cui ella esce de la terra acerba...
Page 240 - E quanto raffrenare fu quello, quando avendo ricevuto da Dido tanto di piacere, quanto di sotto nel settimo Trattato si dirà, e usando con essa tanto di dilettazione, elli si partì, per seguire onesta e laudabile via e fruttuosa, come nel quarto dell
Page 257 - Or quel che t' era retro t' è davanti ; Ma perchè sappi che di te mi giova, Un corollario voglio che t' ammanti. Sempre natura, se fortuna trova Discorde a sè, come ogni altra semente Fuor di sua region, fa mala prova. E, se il mondo laggiù ponesse mente Al fondamento che natura pone, Seguendo lui, avria buona la gente. Ma voi torcete alla religione Tal che fia nato a cingersi la spada, E fate re di tal ch' è da sermone ; Onde la traccia vostra è fuor di strada.
Page 64 - Troncandosi co' denti a brano a brano. Lo buon Maestro disse : Figlio, or vedi L'anime di color cui vinse l'ira : Ed anche vo' che tu per certo credi Che sotto l'acqua ha gente che sospira, E fanno pullular quest'acqua al summo, Come l'occhio ti dice u
Page 17 - ngegno tuo da quel ch'ei suole? Ovver la mente tua altrove mira ? Non ti rimembra di quelle parole, , Con le quai la tua Etica pertratta Le tre disposizion...
Page 221 - Lume v' è dato a bene ed a malizia, E libero voler, che, se fatica Nelle prime battaglie col ciel dura, Poi vince tutto, se ben si nutrica.
Page 203 - Virtù diversa fa diversa lega Col prezioso corpo eh' eli' avviva, 3 i^o Per ([licito lago ' Che I avvivi Ct . Nel qual, sì come vita in voi, si lega. * Per la natura lieta onde deriva, La virtù mista per lo corpo luce, Come letizia per pupilla viva. Da essa vien ciò che da luce a luce Par differente, non da denso e raro: Essa è formai principio che produce, Conforme a sua bontà, lo turbo e il chiaro.