Lettere sopra la Divina commedia di Dante: ora ristampate |
What people are saying - Write a review
We haven't found any reviews in the usual places.
Other editions - View all
Common terms and phrases
abbia alcuni Allor altre amor anime antico assai avea Beatrice bella bocca buon cammino canto capi cerchio certo ch'egli ch'io chiama Cielo citati città coda coloro colpo Commedia comparazione conoscere corpo credo dannati Dante dare descrive dice dinanzi dire divina dolore donna Enea entra erano essendo fanno fantasia fare fece fiera figura fiori furono genere gentili giorno gran gridò idea immagini l'altro lasciarono legge LETTERA lettere levato lingua Lucano lungo luogo maestro maggior maniera mano maraviglia mente messo mette mezzo Miledi mondo morte mosse nazione nome nuovo occhi Omero Osservate pare parla parole passo piangere pieno poco poema poesia poeta porta possono poteano prese presentare presso punto pure Purg ragione rappresenta riguardo riva salire sangue sapere sarebbe segue sentimento serve soggetto spirito stile tratto troppo trova uomo vedere venia vento vero versi vide viene Virgilio viso vista vivo voglia volte voluto
Popular passages
Page 39 - Francesca, i tuoi martiri a lagrimar mi fanno tristo e pio. Ma dimmi: al tempo de' dolci sospiri, a che e come concedette Amore che conosceste i dubbiosi desiri?
Page 31 - Ma se a conoscer la prima radice Del nostro amor tu hai cotanto affetto, Farò come colui che piange e dice. Noi leggevamo un giorno per diletto Di Lancialotto, come amor lo strinse; Soli eravamo e senza alcun sospetto. Per più fiate gli occhi ci sospinse Quella lettura, e scolorocci il viso; Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante. Galeotto fu il libro e chi lo...
Page 74 - Lo bevero s' assetta a far sua guerra; Così la fiera pessima si stava Su 1' orlo che, di pietra, il sabbion serra. Nel vano tutta sua coda guizzava, Torcendo in su la venenosa forca Che, a guisa di scorpion, la punta armava.
Page 5 - Ahi quanto a dir qual era, è cosa dura , Questa selva selvaggia ed aspra e forte, Che nel pensier rinnova la paura ! Tanto è amara , che poco è più morte ; Ma per trattar del ben, ch' i' vi trovai, Dirò dell' altre cose ch' io v' ho scorte. l' non so ben ridir com' io v' entrai ; Tant' era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai.
Page 31 - Per me si va nell' eterno dolore, Per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore : Fecemi la divina potestate, La somma sapienza e il primo amore. Dinanzi a me non fur cose create, Se non eterne, ed io eterno duro : Lasciate ogni speranza, voi ch' entrate .' Queste parole di colore oscuro Vid' io scritte al sommo d' una porta : Perch' io : Maestro, il senso lor m
Page 100 - Ahi, serva Italia, di dolore ostello, Nave senza nocchiero, in gran tempesta, Non donna di provincie, ma bordello!
Page 49 - 1 viso; Ma solo un punto fu quel che ci vinse. Quando leggemmo il disiato riso Esser baciato da cotanto amante, Questi, che mai da me non fia diviso, La bocca mi baciò tutto tremante: Galeotto fu il libro e chi lo scrisse; Quel giorno più non vi leggemmo avante. ' Mentre che l'uno spirto questo disse, L'altro piangeva sì, che di pietade Io venni men, così com' io morisse; E caddi come corpo morto cade.
Page 53 - Bolle l' inverno la tenace pece, A rimpalmar li legni lor non sani Che navicar non ponno ; e 'n quella vece Chi fa suo legno nuovo, e chi ristoppa Le coste a quel che più viaggi fece ; Chi ribatte da proda e chi da poppa ; Altri fa remi ed altri volge sarte, Chi terzeruolo ed artimon rintoppa: Tal non per fuoco ma per divina arte, Bollia laggiuso una pegola spessa, Che 'nviscava la ripa d' ogni parte. 1' vedea lei , ma non vedeva in essa Ma...
Page 31 - Ma poich' e' vide, ch'io non mi partiva 90 Disse: per altre vie, per altri porti Verrai a piaggia, non qui, per passare: Più lieve legno convien che ti porti. 93 E '1 duca a lui: Caron non ti crucciare: VuoIsi così colà dove si puote Ciò, che si vuole. e più non dimandare.
Page 53 - Ond' ei levò le ciglia un poco in soso; Poi disse: Fieramente furo avversi A me ed a' miei primi ed a mia parte, Sì che per due fiate gli dispersi.