Propugnatore: studii filologici, storici e bibliografici di varii soci della Commissione pe'testi di lingua, Volume 6

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G. Romagnoli, 1873
 

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Page 314 - Poi si rivolse, e parve di coloro Che corrono a Verona il drappo verde Per la campagna; e parve di costoro Quegli che vince e non colui che perde. CANTO DECIMOSESTO varia era in loco ove s...
Page 425 - Nel suo profondo vidi che s'interna legato con amore in un volume, ciò che per l'universo si squaderna; sustanze e accidenti e lor costume, quasi conflati insieme, per tal modo che ciò ch'i
Page 448 - Ma dì s' io veggio qui colui che fuore Trasse le nuove rime, cominciando: Donne, ch'avete intelletto d'amore. Ed io a lui: Io mi son un che, quando Amor mi spira, noto; ed a quel modo Che detta dentro, vo' significando. O frate, issa veggio, disse, il nodo, Che il Notaro e Guittone e me ritenne Di qua dal dolce stil nuovo ch' i
Page 446 - Se mai continga che il poema sacro Al quale ha posto mano e cielo e terra, Sì che m'ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà che fuor mi serra Del bello ovile ov...
Page 9 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio : Che questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che 1' uccide : E ha natura si malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali, a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il Veltro Verrà, che la farà morir di doglia.
Page 452 - Che se i tuoi vizi , e gli anni , e sorte rea Ti han morto il senno ed il valor di Roma, In te viveva il gran dir che avvolgea Regali allori alla servil tua chioma . Or ardi , Italia , al tuo genio ancor queste Reliquie estreme di cotanto impero...
Page 460 - Colui, lo cui saver tutto trascende, Fece li Cieli, e die lor chi conduce, Si ch'ogni parte ad ogni parte splende, Distribuendo ugualmente la luce: Similemente agli splendo?
Page 8 - Maladetta sie tu, antica Lupa, Che più che tutte l'altre bestie hai preda. Per la tua fame senza fine cupa ! O ciel, nel cui girar par che si creda Le condizion di quaggiù trasmutarsi, Quando verrà per cui questa disceda? Noi andavam co' passi lenti e scarsi, Ed io attento all' ombre ch' i' sentia Pietosamente piangere e lagnarsi.
Page 452 - Genio ancor queste reliquie estreme di cotanto impero; anzi il toscano tuo parlar celeste ognor più stempra nel sermon straniero, onde, più che di tua divisa veste, sia il vincitor di tua barbarie altero.
Page 74 - Ma però che non subitamente nasce amore e fassi grande e viene perfetto, ma vuole tempo alcuno e nutrimento di pensieri...

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