Propugnatore: studii filologici, storici e bibliografici di varii soci della Commissione pe'testi di lingua, Volume 6 |
What people are saying - Write a review
We haven't found any reviews in the usual places.
Other editions - View all
Common terms and phrases
abbia alcuna allora altra altre amico amore antichi assai aver bella bene buon Canto capo carte casa certo chè chiama cielo città colla coloro Comm comune conte credo Dante data debba dialetto dice dire domanda donna dono erano esempio esso fare fece forma furono gente giorno glossario gran Henschel illustre innanzi Italia italiana l'altro lascia latino lavoro legge lettera lettere libro lingua luogo maggiore male manca mano Maria medesimo mente mette morte nome note nuovo oggi onore opera padre pare parla parole passato patria peccato pensiero persona poco poeta popolo porta possa posto potuto pregio presente principio proprio pubblico ragione reca ricorda s'ello salute santo sarà scritto scrive secolo segue sente serve Siena Signore stampa storia studio tenuto terra terza testo Trattato troppo trova varie vedere Venetiis venire vero Verona verso vidi viva vocabolo voglia volgare volta volte
Popular passages
Page 314 - Poi si rivolse, e parve di coloro Che corrono a Verona il drappo verde Per la campagna; e parve di costoro Quegli che vince e non colui che perde. CANTO DECIMOSESTO varia era in loco ove s...
Page 425 - Nel suo profondo vidi che s'interna legato con amore in un volume, ciò che per l'universo si squaderna; sustanze e accidenti e lor costume, quasi conflati insieme, per tal modo che ciò ch'i
Page 448 - Ma dì s' io veggio qui colui che fuore Trasse le nuove rime, cominciando: Donne, ch'avete intelletto d'amore. Ed io a lui: Io mi son un che, quando Amor mi spira, noto; ed a quel modo Che detta dentro, vo' significando. O frate, issa veggio, disse, il nodo, Che il Notaro e Guittone e me ritenne Di qua dal dolce stil nuovo ch' i
Page 446 - Se mai continga che il poema sacro Al quale ha posto mano e cielo e terra, Sì che m'ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà che fuor mi serra Del bello ovile ov...
Page 9 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio : Che questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che 1' uccide : E ha natura si malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali, a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il Veltro Verrà, che la farà morir di doglia.
Page 452 - Che se i tuoi vizi , e gli anni , e sorte rea Ti han morto il senno ed il valor di Roma, In te viveva il gran dir che avvolgea Regali allori alla servil tua chioma . Or ardi , Italia , al tuo genio ancor queste Reliquie estreme di cotanto impero...
Page 460 - Colui, lo cui saver tutto trascende, Fece li Cieli, e die lor chi conduce, Si ch'ogni parte ad ogni parte splende, Distribuendo ugualmente la luce: Similemente agli splendo?
Page 8 - Maladetta sie tu, antica Lupa, Che più che tutte l'altre bestie hai preda. Per la tua fame senza fine cupa ! O ciel, nel cui girar par che si creda Le condizion di quaggiù trasmutarsi, Quando verrà per cui questa disceda? Noi andavam co' passi lenti e scarsi, Ed io attento all' ombre ch' i' sentia Pietosamente piangere e lagnarsi.
Page 452 - Genio ancor queste reliquie estreme di cotanto impero; anzi il toscano tuo parlar celeste ognor più stempra nel sermon straniero, onde, più che di tua divisa veste, sia il vincitor di tua barbarie altero.
Page 74 - Ma però che non subitamente nasce amore e fassi grande e viene perfetto, ma vuole tempo alcuno e nutrimento di pensieri...