Prose scelte dell'abate Antonio Cesari ...Si vende nel Gabinetto letterario, 1849 - 285 pages |
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adunque alcuno altra altre ANTONIO CESARI anzi appo assai Attico avea aver bellezza bellissimo bello Bocc Boccaccio buon Cecch certo ch'è ch'io Cicerone colla colore costrutto cotal cotesto credo Dante debba desimo detto dice dicesi dire eleganza esempio Esop eziandio figliuolo Fior forma forza Franc Gher Giord gran Greci ingegno innanzi l'uso Lasc leggere leggiadro lingua Italiana lingua Latina lingua Romana lingua Toscana luogo maestri mano maraviglia medesi medesimo meglio mente Messer mettere mostra novella nuove voci parlare parmi parole particella passo Pederzani piacere Plauto poco possa pregio punto Purg quod ragione recare Sacch scritti Scrittori scrivere Secolo senso sente simile simo stra studio Talora tenea tocca tornare Toscana Toscano trecento troppo trovar tural uomo Usasi vale Vannetti veder vedere veggo venire verbo vezzo Villa Lagarina Virgilio vuol
Popular passages
Page 240 - Posato al nido de' suoi dolci nati La notte che le cose ci nasconde, Che, per veder gli aspetti desiati, E per trovar lo cibo onde gli pasca, in che i gravi labor gli...
Page 233 - E accennolle che venisse a proda Vicino al fin de' passeggiati marmi. E quella sozza imagine di froda Sen venne , ed arrivò la testa e 1 busto , Ma 'n su la riva non trasse la coda.
Page 247 - Le gambe con le cosce seco stesse s'appiccar sì, che 'n poco la giuntura non facea segno alcun che si paresse. Togliea la coda fessa la figura che si perdeva là, e la sua pelle si facea molle, e quella di là dura.
Page 214 - La mia sorella, che tra bella e buona non so qual fosse più, trionfa lieta ne l'alto Olimpo già di sua corona...
Page 247 - 1 serpente, e quei lui riguardava: l'un per la piaga, e l'altro per la bocca fummavan forte, e '1 fummo si scontrava. Taccia Lucano ornai là dove tocca del misero Sabello e di Nassidio; e attenda a udir quel ch'or si scocca. Taccia di Cadmo e d'Aretusa Ovidio; che se quello in serpente e quella in fonte converte poetando, io non lo 'nvidio...
Page 233 - Come tal volta stanno a riva i burchi, che parte sono in acqua e parte in terra...
Page 26 - Quegli ch' usurpa in terra il luogo mio, 11 luogo mio, il luogo mio, che vaca Nella presenza del Figliuol di Dio, Fatto ha del cimiterio mio cloaca, Del sangue e della puzza, onde il perverso, Che cadde di quassù, laggiù si placa.
Page 239 - IN forma dunque di candida rosa Mi si mostrava la milizia santa, Che nel suo sangue CRISTO fece sposa ; Ma l' altra, che volando vede e canta La gloria di colui che la innamora, E la bontà che la fece cotanta, Sì come schiera d' api, che s' infiora Una fiata, ed una si ritorna Là dove suo lavoro s' insapora, Nel gran fior discendeva, che s...
Page 106 - Là dove più ch' a mezzo muore il lembo. Oro ed argento fino, e cocco e biacca, Indico legno lucido e sereno, Fresco smeraldo in i' ora che si fiacca, 75 Dall' erba e dalli fior dentro a quel seno Posti, ciascun saria di color vinto, Come dal suo maggiore è vinto il meno. Non avea pur natura ivi dipinto, Ma di soavità di mille odori 80 Vi faceva un incognito indistinto. Salve, Regina, in sul verde e in su' fiori Quindi seder, cantando, anime vidi, Che per la valle non parean di fuori.
Page 26 - Di quel color, che per lo sole avverso Nube dipinge da sera e da mane, Vid...