La Divine comédie de Dante Alighieri: Le Purgatoire |
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allora âme amor ancor avant ayant belle buon c'est-à-dire CANTO cause cercle ch'io CHANT chose ciel ciò colui come commença corps côté d'où Dante demande derrière désir devant dicea Dieu dire disait dolce donne doux Duca esprit esser face fils forme gente Guide haut jour l'autre l'un laisse levai lieu lumière main maintenant Maître mente mont montre mort nature nuit occhi ogni ombre parler paroles passi pensée perd père pieds più pleure poco Poëte porte premier pria qu'à qu'en qual questa Quivi regarde rend reste rispose saint sais senti sera seul soleil sorte tellement terre tombe tosto tournai tutta tutto veder venir vertu vidi viens Virgile visage vita vive voie vois voix voler vrai yeux
Popular passages
Page 311 - La mia sorella, che tra bella e buona Non so qual fosse più , trionfa lieta Nell'alto Olimpo già di sua corona: Sì disse prima; e poi qui non si vieta Di nominar ciascun , da ch' è sì munta Nostra sembianza via per la dieta.
Page 405 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m'era, Fu...
Page 259 - Che più che tutte l'altre bestie hai preda. Per la tua fame senza fine cupa ! O ciel, nel cui girar par che si creda Le condizion di quaggiù trasmutarsi, Quando verrà per cui questa disceda? Noi andavam co' passi lenti e scarsi, Ed io attento all' ombre ch' i' sentia Pietosamente piangere e lagnarsi.
Page 280 - Era io di là, rispose quello spirto, Famoso assai, ma non con fede ancora. Tanto fu dolce mio vocale spirto, Che, Tolosano, a sé mi trasse Roma, Dove mertai le tempie ornar di mirto. Stazio la gente ancor di là mi noma : Cantai di Tebe, e poi del grande Achille, Ma caddi in via con la seconda soma. Al mio ardor fur seme le faville, Che mi scaldar, della divina fiamma, Onde sono allumati più di mille ; Dell...
Page 291 - Facesti come quei che va di notte, Che porta il lume dietro, e sé non giova, Ma dopo sé fa le persone dotte, Quando dicesti: « Secol si rinnuova; «Torna giustizia, e primo tempo umano, » E progenie discende dal ciel nuova.
Page 209 - Esce di mano a Lui che la vagheggia, Prima che sia, a guisa di fanciulla Che piangendo e ridendo pargoleggia, L'anima semplicetta che sa nulla, Salvo che, mossa da lieto Fattore, Volentier torna a ciò che la trastulla.
Page 401 - Gli occhi mi cadder giù nel chiaro fonte ; Ma veggendomi in esso io trassi all'erba : Tanta vergogna mi gravò la fronte.
Page 77 - Vieni a veder la tua Roma che piagne , Vedova, sola, e di e notte chiama: Cesare mio, perché non m' accompagne? Vieni a veder la gente quanto s' ama ; E se nulla di noi pietà ti muove, A vergognar ti vien della tua fama.
Page 405 - Ma per larghezza di grazie divine, Che sì alti vapori hanno a lor piova, Che nostre viste là non van vicine ; Questi fu tal nella sua vita nuova Virtualmente, ch'ogni abito destro Fatto averebbe in lui mirabil pruovn.
Page 233 - Cosi l' animo preso entra in disire, Che è moto spiritale, e mai non posa Fin che la cosa amata il fa gioire. Or ti puote apparer quant...