MichelangeloBarbèra, 1921 - 207 pages |
Other editions - View all
Common terms and phrases
alcuni ammirazione artista Baccio Baccio d'Agnolo biografi braccia Bramante buon Buonarroti cappella Cappella Sistina Cardinale Carrara cartone certo chè chelangelo chiesa Clemente VII cominciò compiere Condivi corpo croce detto dice dipinto disegno divina Donato Benti Duca d'Urbino faccia fare fatiche fece Ferrara figliuolo figure fiorentino Firenze Francesco fussi gamba giorni giovine Giuliano da Sangallo grandissima Iacopo Iacopo della Quercia infatti l'altro l'artista l'opera langelo lasciò lavoro Leone X lettera Luca Signorelli maestro maggior mandò mano maraviglia marmo Medici mente mese messer Miche Michelagnolo Michelan Michelangelo modello morte mostrare Mouscron nuovo opera palazzo Paolo Paolo III Papa parole passò pensare Pier Soderini Piero Pietrasanta pittura poco poteva prego racconta Raffaello rimase Sagrestia San Lorenzo San Pietro Sangallo Santità scolpire scoltura scrisse scrive scultore Sebastiano del Piombo sepolcri sepoltura di Giulio signore Sistina statue tornare a Firenze troppo trova Urbino Vasari vedere veggo voleva zione
Popular passages
Page 147 - La Notte, che tu vedi in si dolci atti Dormire, fu da un angelo scolpita In questo sasso; e perché dorme, ha vita; Destala, se no'l credi, e parleratti. A...
Page 147 - quali, in persona della Notte, rispose Michelagnolo così : Grato mi è il sonno , e più l'esser di sasso, Mentre che il danno e la vergogna dura , Non veder, non sentir, m' è gran ventura : Però non mi destar ; deh parla basso.
Page 82 - Certamente la gloria delle sue fatiche vi fa conoscere ed onorare, da che ha tolto da voi quella benda che avevate innanzi agli occhi della mente sì di tenebre piena, e v'ha scoperto il vero dal falso, il quale v'adombrava l'intelletto.
Page 27 - Medici e comperai il marmo: poi noll'ò mai cominciata, perché no' mi ha fatto quello mi promesse: per la qual cosa io mi sto da me, e fo una figura per mio piaciere; e comperai un pezo di...
Page 202 - ... ordinata, che io non mi farei pregare. Mi torna bene nella mente come un sogno una certa scala, ma non credo che sia appunto quella che io pensai allora, perché mi torna cosa goffa; pure la scriverò qui: cioè, che i...
Page 163 - Paradiso e le fornaci dell' abisso che dividono le tenebre cadute sopra 1l volto dell' aere ; talché il pensiero che mi rappresenta l'imagine della rovinia del novissimo die, mi dice : Se si trema e teme nel contemplare l'opera del Buonarroti, come si tremerà e temerà quando vedremo giudicarci da Chi ci dee giudicare ?
Page 60 - Tu avevi a venire a trovar noi ed hai aspettato che noi vegnamo a trovar te, » gli disse infine, alludendo alla vicinanza di Bologna con Firenze. Michelangelo gli domandò perdono a voce alta, scusandosi d' essersi lasciato dominare dallo sdegno.
Page 173 - ... colloquio delle vostre dipinture, quali con li loro naturali accenti non manco vi parlano che facciano a me le proprie persone vive, che ho d'intorno; sì che io alle spose et voi al vicario di Cristo mancaremo.
Page 41 - Michelagnolo ebbe una stanza nello spedale de' tintori a Santo Onofrio; e quivi cominciò un grandissimo cartone, né però volse mai che altri lo vedesse: e lo empié di ignudi, che bagnandosi per lo caldo nel fiume d'Arno, in quello stante si dava a l'arme nel campo, fingendo che gli inimici li assalissero; e mentre che fuor delle acque uscivano per vestirsi i soldati, si vedeva dalle divine mani di Michelagnolo chi affrettare lo armarsi per dare aiuto a...