I Bianchi e i Neri: pagine di storia fiorentina da Bonifazio VIII ad Arrigo VII per la vita di Dante

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U. Hoepli, 1921 - 464 pages
 

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Page 32 - Corridor vidi per la terra vostra, O Aretini, e vidi gir gualdane, Ferir torneamenti, e correr giostra, Quando con trombe e quando con campane, Con tamburi e con cenni di castella, E con cose nostrali e con istrane...
Page 244 - Cerchi di niente si providono, e erano i principali della discordia: e per non dar mangiare a' fanti, e per loro viltà, ni una difesa né riparo feciono nella loro cacciata. E essendone biasimati e ripresi, rispondeano che temeano le leggi. E questo non era vero ; però che venendo a' signori messer Torrigiano de...
Page 191 - Pensai, per lo uficio eh' io tenea e per la buona volontà che io sentia ne' miei compagni, di raunare molti buoni cittadini nella chiesa di San Giovanni ; e cosi feci.
Page 225 - E mai credetti che uno tanto signore, e della casa reale di Francia, rompesse la sua fede: perché passò piccola parte della seguente notte, che per la porta, che noi gli demo in guardia, dié l'entrata a Gherarduccio Bondalmonti, che avea bando, accompagnato con molti altri sbanditi.
Page 156 - Ghibellini, e ch'ella sarebbe ritegno 5 de'Colonnesi; e la gran quantità de' danari mischiata con le false parole; che, consigliato d'abbattere il rigoglio de' Fiorentini , promise di prestare a' Guelfi Neri la gran potenzia di Carlo di Valos de' reali di Francia, il quale era partito di Francia per andare in Cicilia contro a Federigo d'Araona.
Page 228 - O buono re Luigi, che tanto temesti Iddio, ove è la fede della real casa di Francia, caduta per mal consiglio, non temendo vergogna?
Page 205 - E Noffo Guidi parlò e disse : « Io dirò cosa che tu mi terrai crudele cittadino». E io li dissi che tacesse: e pur parlò, e fu di tanta arroganza, che mi domandò che mi piacesse far la loro parte nell'ufficio maggiore che l'altra; che tanto fu a dire, quanto: « Disfa' l'altra parte » e me porre nel luogo di Giuda. E io li risposi che innanzi io facessi tanto tradimento, darei i miei figliuoli a mangiare a
Page 192 - Questo signore viene, e conviensi onorare. Levate via i vostri sdegni e fate pace tra voi, acciò che non vi trovi divisi: levate tutte l'offese e ree volontà state tra voi di qui adietro; siano perdonate e dimesse, per amore e bene della vostra città. E sopra questo sacrato fonte, onde traesti il santo battesimo, giurate tra voi buona e perfetta pace, acciò che il signore che viene truovi i cittadini tutti uniti.
Page 263 - Poi appresso convien che questa caggia Infra tre Soli, e che l'altra sormonti Con la forza di tal che testé piaggia.
Page 192 - Cari e valenti cittadini, i quali comunemente tutti prendesti il sacro battesimo di questo fonte, la ragione vi sforza e strigne ad amarvi come cari frategli; e ancora perché possedete la più nobile città del mondo. Tra voi è nato alcuno sdegno, per gara...

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