Commento alla Divina commedia d'Anonimo Fiorentino del secolo XIV, Volume 3

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G. Romagnoli, 1874
 

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Page 283 - Fiorenza, dentro dalla cerchia antica, Ond' ella toglie ancora e terza e nona, Si stava in pace, sobria e pudica. Non avea catenella, non corona, Non donne contigiate, non cintura Che fosse a veder più che la persona. Non faceva, nascendo, ancor paura La figlia al padre, chè il tempo e la dote Non fuggìan quinci e quindi la misura. Non avea case di famiglia vote; Non v' era giunto ancor Sardanapalo A mostrar ciò che in camera si puote.
Page 473 - A privilegi venduti e mendaci, Ond'io sovente arrosso e disfavillo. In veste di pastor lupi rapaci SI veggion di quassù per tutti i paschi. O difesa di Dio, perchè pur giaci ? Del sangue nostro Caorsini e Guaschi S
Page 315 - Per la spietata e perfida noverca, Tal di Fiorenza partir ti conviene Questo si vuole, e questo già si cerca, E tosto verrà fatto a chi ciò pensa Là dove Cristo tutto dì si merca. La colpa seguirà la parte offensa In grido, come suol ; ma la vendetta Fia testimonio al ver che la dispensa. Tu lascerai ogni cosa diletta Più caramente, e questo è quello strale Che 1' arco dello esilio pria saetta. Tu proverai sì come sa di sale Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere e il salir per...
Page 393 - Tauro *, e fui dentro da esso. O gloriose stelle , o lume pregno Di gran virtù , dal quale io riconosco Tutto qual che si sia il mio ingegno : Con voi nasceva , e s...
Page 380 - Venne Cephas, e venne il gran vasello Dello Spirito Santo, magri e scalzi, Prendendo il cibo di qualunque ostello. Or voglion quinci e quindi chi rincalzi Li moderni pastori, e chi li meni, Tanto son gravi, e chi diretro gli alzi. Copron dei manti loro i palafreni, Sì che due bestie van sott' una pelle : O pazienza, che tanto sostieni! A questa voce vid' io più fiammelle Di grado in grado scendere e girarsi, Ed ogni giro le facea più belle.
Page 171 - Perch' ella favorò la prima gloria Di losuè in su la Terra Santa, Che poco tocca al papa la memoria. La tua città, che di colui è pianta Che pria volse le spalle al suo Fattore, E di cui è la invidia tanto pianta, Produce e spande il maladetto fiore Ch' ha disviate le pecore e gli agni, Perocchè fatto ha lupo del pastore. Per questo 1' Evangelio ei Dottor magni Son derelitti., e solo ai Decretali Si studia sì, che pare a
Page 543 - Luce intellettual piena d' amore, Amor di vero ben pien di letizia, Letizia, che trascende ogni dolzore.
Page 318 - Che, se la voce tua sarà molesta nel primo gusto, vital nutrimento lascerà poi, quando sarà digesta. Questo tuo grido farà come vento che le più alte cime più percuote; e ciò non fa d'onor poco argomento.
Page 43 - O ben creato spirito , che a' rai Di vita eterna la dolcezza senti , Che non gustata non s'intende mai, Grazioso mi fia se mi contenti Del nome tuo , e della vostra sorte. Ond...
Page 207 - Di quella costa , là dov' ella frange Più sua rattezza, nacque al mondo un sole Come fa questo tal volta di Gange. Però chi d' esso loco fa parole Non dica Ascesi, che direbbe corto'', Ma oriente se proprio dir vuole.