La divina commedia, Volume 2

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Molini, 1839
 

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Popular passages

Page 73 - Quell'anima gentil fu cosi presta, Sol per lo dolce suon della sua terra. Di fare al cittadin suo quivi festa; Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi, e l' un l' altro si rode Di quei che un muro ed una fossa serra.
Page 409 - Però in pro del mondo che mal vive , Al carro tieni or gli occhi, e quel che vedi, Ritornato di là, fa che tu scrive. Così Beatrice : ed io che tutto a' piedi De' suoi comandamenti era devoto, La mente e gli occhi ov
Page 80 - Non giunge quel che tu d' ottobre fili. Quante volte del tempo che rimembre, Legge, moneta, e uficio, e costume * Hai tu mutato, e rinnovato membre! E se ben ti ricorda, 2 e vedi lume, Vedrai te simigliante a quella inferma, Che non può trovar posa in su le piume, Ma con dar volta suo dolore scherma.
Page 195 - Lume v' è dato a bene ed a malizia, E libero voler che, se fatica Nelle prime battaglie col ciel dura, Poi vince tutto, se ben si notrica.
Page 11 - Dell' alto scende virtù che m' ajuta Conducerlo a vederti ea udirti. Or ti piaccia gradir la sua venuta : Libertà va cercando ch' è sì cara, Come sa chi per lei vita rifiuta. Tu 1 sai che non ti fu per lei amara In Utica la morte, ove lasciasti La veste ch
Page 218 - L' animo, ch' è creato ad amar presto, Ad ogni cosa è mobile che piace, Tosto che dal piacere in atto è desto. Vostra apprensiva da esser verace Tragge intenzione, e dentro a voi la spiega, Sì che 1
Page 194 - Frate, Lo mondo è cieco, e tu vien ben da lui. Voi che vivete, ogni cagion recate Pur suso al cielo, sì come se tutto Movesse seco di necessitate. Se così fosse, in voi fora distrutto Libero arbitrio, e non fora giustizia, Per ben, letizia, e per male, aver lutto. Lo cielo i vostri movimenti inizia, Non dico tutti: ma, posto ch...
Page 380 - Sì tosto come in su la soglia fui Di mia seconda etade e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m...
Page 10 - Ma da ch' è tuo voler che più si spieghi Di nostra condizion com' ella è vera , Esser non puote '1 mio ch' a te si nieghi. Questi non vide mai 1' ultima sera, Ma per la sua follia le fu sì presso Che molto poco tempo a volger era.
Page 401 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!

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