La Divina commedia: Il PurgatorioUnione Tipgrafico-Editrice Torinese, 1921 |
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accidia altrui amore anco angeli anime antichi Arist Aristotele avarizia Beati Beatrice bellezza bello Bocc buon Canto carro ch'è ch'io Chè chiama Chiesa cielo Conv corpo Cristo Dante dell'anima dice divina dolce donna ejus Eunoè Ezech figliuolo fiori gente Georg Ghibellini giro giustizia Greg Grifone imagine Inferno intel intelletto intende invidia l'altro l'amore l'Angelo l'anima l'imagine l'uomo libero arbitrio luce luogo male Matth mente mondo monte morte natura occhi Ovid padre Paradiso parla parole passo peccato pena pensiero Petr pianta Pietro Poeta potenza Psal Purg Purgatorio quivi quod ragione rammenta Roboamo sanza Semint sensitiva senso sente similitudine Somma Sordello spirito Stazio stelle suono superbia terra terzine tosto Ugo Capeto umana uomini vede verso vidi Virgilio virtù visione viva vizio volge volontà XVII XXII XXVI XXXI
Popular passages
Page 189 - Lume v' è dato a bene ed a malizia, E libero voler che, se fatica Nelle prime battaglie col ciel dura, Poi vince tutto, se ben si notrica.
Page 67 - Vieni a veder la tua Roma che piagne, Vedova e sola, e dì e notte chiama : ' Cesare mio, perchè non m' accompagne ? Vieni a veder la gente quanto s' ama ; E se nulla di noi pietà ti move, A vergognar ti vien della tua fama.
Page 197 - Avete il Vecchio e il Nuovo Testamento, E il Pastor della Chiesa che vi guida: Questo vi basti a vostro salvamento.
Page 399 - Diretr' a me, che non era' più tale. Non ti dovea gravar le penne in giuso Ad aspettar più colpi, o pargoletta, O altra vanità con sì breve uso. Nuovo augelletto due o tre aspetta : Ma dinanzi dagli occhi de' pennuti Rete si spiega indarno, o si saetta.
Page 190 - ... l'anima nostra, incontanente che nel nuovo e mai non fatto cammino di questa vita entra, dirizza gli occhi al termine del suo sommo bene, e però qualunque cosa vede, che paia avere in sé alcun bene, crede che sia esso. E perché la sua conoscenza prima è imperfetta, per non essere sperta, né dottrinata, piccioli beni le paiono grandi; e però da quelli comincia prima a desiderare.
Page 244 - Veggio in Alagna entrar lo fiordaliso E nel vicario suo Cristo esser catto.
Page 388 - Che drizzan ciascun seme ad alcun fine. Secondo che le stelle son compagne; Ma per larghezza di grazie divine. Che si alti vapori hanno a lor piova, Che nostre viste là non van vicine; Questi fu tal nella sua vita nova Virtualmente, ch'ogni abito destro Fatto averebbe in lui mirabil prova.
Page 398 - Piangendo dissi : Le presenti cose Col falso lor piacer volser miei passi, Tosto che il vostro viso si nascose.
Page 389 - Quando di carne a spirto era salita, e bellezza e virtù cresciuta m'era, fu' io a lui men cara e men gradita; e volse i passi suoi per via non vera, imagini di ben seguendo false, che nulla promission rendono intera.
Page 132 - E lì, per trar l' amico suo di pena Che sostenea nella prigion di Carlo, Si condusse a tremar per ogni vena. Più non dirò , e scuro so che parlo ; Ma poco tempo andrà che i tuoi vicini Faranno sì che tu potrai chiosarlo. Quest' opera gli tolse quei confini 2.