La vita nuova e il CanzoniereUmberto Allegretti, 1921 - 486 pages |
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alcuna allora altrui amico Amore Appresso assai avea avegna ballata Barbi beata Beatrice bella Bertran de Born Bice Bull canz canzone Cavalcanti ch'Amor ch'è ch'ella ch'io Chè chiama cielo Cino cittade Cochin comincia quivi Conv cortesia cotale cuore d'amore Dante dantesco Decam dicea dico dire dissi questo sonetto dolce dolore endecasillabi gente gentile donna gentilissima Geremia profeta Guido Cavalcanti Guido Guinizelli imaginazione intendere l'altro l'anima lagrime Lapo Gianni libello m'ha madonna maraviglia mente mira mirabile monna morte nome nove Nuova occhi ond'io parea parlare parole pensando pensiero pensoso persona Petrarca piangere pietà pietosa poeta propuosi provenz Purg quod ragione rima salute senhal sente signore soave Società Dantesca Italiana sospiri spirito trovatori vede veggio verace vidi virtù viso vulgari Eloquentia Witte XXII XXIII XXIV XXVI XXXI XXXIII
Popular passages
Page 429 - Nel vano immaginare, ov' io entrai; Ed esser mi parea non so in qual loco, E veder donne andar per via disciolte, Qual lagrimando, e qual traendo guai, Che di tristizia saettavan foco. Poi mi parve vedere a poco a poco Turbar lo sole ed apparir la stella, E pianger egli ed ella; Cader gli augelli volando per l'are, E la terra tremare; Ed uom m'apparve scolorito e fioco, Dicendomi: 'Che fai? non sai novella? Morta è la donna tua, ch'era sì bella.
Page 332 - Che fuor di sè mi serra, Vota d'amore e nuda di pietate. Se dentro v'entri, va dicendo: - Omai Non vi può fare il mio signor più guerra...
Page 216 - E awegna che forse piacerebbe a presente trattare alquanto de la sua partita da noi, non è lo mio intendimento di trattarne qui per tre ragioni: la prima è che ciò non è del presente proposito, se volemo guardare nel proemio che precede questo libello...
Page 186 - Beatrice si mosterrà dopo la imaginazione del suo fedele. E se anche vogli considerare lo primo nome suo, tanto è quanto dire 'prima verrà', però che lo suo nome Giovanna è da quello Giovanni lo quale precedette la verace luce, dicendo: 'Ego vox clamantis in deserto: parate viam Domini...
Page 129 - Ed io a lui: Io mi son un che, quando Amor mi spira, noto; ed a quel modo Che detta dentro, vo' significando. O frate, issa veggio, disse, il nodo, Che il Notaro e Guittone e me ritenne Di qua dal dolce stil nuovo ch' i
Page 127 - Poi che è tanta beatitudine in quelle parole che lodano la mia donna, perché altro parlare è stato lo mio?
Page 324 - Fenno i sospiri Amore un poco tardo; E poi con gli occhi molli, Che prima furon folli, Salutò le germane sconsolate. E poi che prese l'uno e l'altro dardo, *° Disse : « Drizzate i colli : Ecco l'armi ch'io volli; Per non usar, vedete, son turbate.
Page 310 - La sua bellezza ha più vertù che petra, e "1 colpo suo non può sanar per erba; ch'io son fuggito per piani e per colli, per potere scampar da cotal donna; e dal suo lume non mi può far ombra poggio né muro mai né fronda verde.
Page 310 - ... colli. Ma ben ritorneranno i fiumi a' colli prima che questo legno molle e verde s'infiammi come suoi far bella donna, di me; che mi torrei dormire in petra tutto il mio tempo e gir pascendo l'erba sol per veder do
Page 169 - E maravigliandomi in cotale fantasia, e paventando assai, imaginai alcuno amico che mi venisse a dire : « Or non sai ? la tua mirabile donna è partita di questo secolo...