The Sonnets and Ballate of Guido Cavalcanti

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Small, Maynard, 1912 - 119 pages
 

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Popular passages

Page 98 - In un boschetto trovai pastorella Più che la stella bella al mio parere . Capegli avea biondetti, e ricciutelli, E gli occhi pien d' amor , cera rosata : Con sua verghetta pasturava agnelli; E scalza , e di rugiada era bagnata : Cantava come fosse innamorata, Era adornata di tutto piacere...
Page 108 - Tanto è distrutta già la mia persona ch'i' non posso soffrire: se tu mi vuo' servire 9. - Poesie. mena l'anima teco, molto di ciò ti preco, quando uscirà del core. Deh! ballatetta, alla tua amistate quest'anima che trema raccomando: menala teco nella sua pietate a quella bella donna a cui ti mando. Deh!, ballatetta, dille sospirando, quando le se' presente: — Questa vostra servente vien per istar con vui, partita da colui che fu servo d'amore.
Page xxiii - I have in my translations tried to bring over the qualities of Guide's rhythm, not line for line, but to embody in the whole of my English some trace of that power which implies the man.
Page xiii - La virtu is the potency, the efficient property of a substance or person. Thus modern science shows us radium with a noble virtue of energy. Each thing or person was held to send forth magnetisms of certain effect; in Sonnet XXXV, the image of his lady has these powers.
Page 26 - Senlir non può di lui spirito vile; Di cotanta vertù spirito appare : Ouesto è lo spiritel, che fa tremare Lo spiritel, che fa la Donna umile. E poi da questo spirito si move Un altro .dolce spirito soave, Che segue un spiritello di mercede ; Lo quale spiritel spiriti piove; C' ha di ciascuno spirito la chiave Per forza d'uno spirito che '1 vede.
Page 54 - S'io fosse quelli che d'Amor fu degno, del qual non trovo sol che rimembranza, e la donna tenesse altra sembianza, assai mi piaceria siffatto legno. E tu, che se...
Page 14 - Amor, ch'i' noi savria contare : cotanto d'umiltà donna mi pare, ch'ogn'altra ver' di lei i' la chianti' ira. Non si poria contar la sua piagenza, ch'a le' s'inchin' ogni gentil vertute, e la beliate per sua dea la mostra. Non fu sì alta già la mente nostra e non si pose 'n noi tanta salute, che propiamente n'aviàn canoscenza.
Page 116 - Davante agli occhi miei vegg'io lo core e l'anima dolente che s' ancide, che mor d'un colpo che li diede Amore ed in quel punto che madonna vide. Lo su' gentile spirito che ride, questi è colui che mi si fa sentire, lo qual mi dice: »E
Page 88 - Deh foresette, no m'abbiate a vile per lo colpo ch'io porto: questo cor mi fu morto, poi che 'n Tolosa fui -. Elle con gli occhi lor si volser tanto che vider come '1 cor era ferito e come un spiritel nato di pianto era per mezzo de lo colpo uscito. Poi che mi vider cosi sbigottito, disse l'una, che rise: - Guarda come conquise forza d'amor costui!
Page 106 - Tu porterai novelle de' sospiri , Piene di doglia e di molta paura ; Ma guarda che persona non ti miri , Che sia nimica di gentil natura; Che certo per la mia disavventura Tu saresti contesa , Tanto da lei ripresa , Che mi sarebbe angoscia : Dopo la morte poscia Pianto e novel dolore. Tu senti, Ballatetta, che la morte Mi stringe sì, che vita m'abbandona: E senti come '1 cor si sbatte forte Per quel che ciascun spirito ragiona : Tarn' è distrutta già la mia persona Ch...

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