Opere del conte Giulio Perticari di Savignano, patrizio Pesarese. ...

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Tipografia Guidi all'Ancora, 1858
 

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Page 192 - Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto il cuore di riposare l' animo stanco, e terminare il tempo che m...
Page 227 - ... è del rimanente non vogliate negar l'esperienza, di retro al sol, del mondo sanza gente. Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza".
Page 167 - Ed egli a me: Se tu segui tua stella, Non puoi fallire a glorioso porto, Se ben m' accorsi nella vita bella : E s...
Page 95 - Cortesia e onestade è tutt' uno : e perocchè nelle Corti anticamente le virtudi e li belli costumi s' usavano (siccome 45 oggi s'usa il contrario), si tolse questo vocabolo dalle Corti; e fu tanto a dire cortesia, quanto uso di Corte. Lo qual vocabolo se oggi si togliesse dalle Corti, massimamente d'Italia, non sarebbe altro a dire che turpezza.
Page 167 - Che 1' una parte e 1' altra avranno fame Di te; ma lungi fia dal becco l'erba. Facciatt le bestie fiesolane strame Di lor medesme, e non tocchin la pianta, S' alcuna surge ancor nel lor letame, In cui riviva la sementa santa Di quei Roman, che vi rimaser, quando Fu fatto il nido di malizia tanta. Se fosse pieno tutto il mio dimando, Risposi lui , voi non sareste ancora Dell'umana natura posto in bando: Chè in la mente m...
Page 179 - E io ne vidi già molte in un pozzo saltare, per una che dentro vi saltò, forse credendo di saltare uno muro, non ostante che il 50 pastore, piangendo e gridando, colle braccia e col petto dinanzi si parava.
Page 167 - Faccian le bestie fiesolane strame di lor medesme, e non tocchin la pianta, s'alcuna surge ancora in lor letame, in cui riviva la sementa santa di que' Roman che vi rimaser quando fu fatto il nido di malizia tanta...
Page 193 - Sentendo f opre ladre Che in te si fanno, con dolore ha onta. Ahi! quanto in te la iniqua gente è pronta A sempre congregarsi alla tua morte, Con luci bieche e torte Falso per vero al popol tuo mostrando. Alza il cor de' sommersi : il sangue accendi : Sui traditori scendi Nel tuo giudicio.
Page 189 - Sì che m' ha fatto per più anni macro, Vinca la crudeltà, che fuor mi serra Del bello ovile, ov' io dormii agnello Nimico a' lupi che gli danno guerra ; Con altra voce omai, con altro vello Ritornerò poeta, ed in sul fonte Del mio battesmo prenderò...
Page 163 - ... intricano meravigliosamente in molti nodi : né in quel meschiamento è vista così viva, la quale di subito valga a discernere i simiglianti . Ma se i filosofi vi rechino i loro ordini, ecco il viluppo distrigasi: i nobili affetti sono separati dai vili: e le ingiuste opere dalle giuste . Quindi in Aristotele leggeremo = non potersi lo sdegno t tuttoché gagliardissimo 3 appellare col nome dell...

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