Dante e la musica

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R. Giusti, 1904 - 327 pages
 

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Popular passages

Page 298 - Era già l'ora che volge il disio ai naviganti, e intenerisce il core lo di c'han detto ai dolci amici addio, e che lo novo peregrin d'amore punge, se ode squilla di lontano, che paia il giorno pianger che si more; quand' io incominciai a render vano l'udire, ed a mirare una dell'alme surta, che l'ascoltar chiedea con mano.
Page 63 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l' aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d...
Page 132 - L' anima mia, che, con la sua persona Venendo qui, è affannata tanto. Amar che netta mente mi ragiona, Cominciò egli allor sì dolcemente, Che la dolcezza ancor dentro mi suona. Lo mio Maestro, ed io, e quella gente Ch' eran con lui, parevan sì contenti, Come a nessun toccasse altro la mente.
Page 311 - Quell' Uno e Due e Tre che sempre vive, E regna sempre in Tre e Due e Uno, Non circonscritto, e tutto circonscrive, 30 Tre volte era cantato da ciascuno Di quegli spirti con tal melodia, Ch' ad ogni merto saria giusto muno.
Page 167 - 1 quanto della viva stella, Che lassù vince come quaggiù vinse; Per entro il cielo scese una facella, Formata in cerchio a guisa di corona, E cinsela, e girossi intorno ad ella. Qualunque melodia più dolce suona Quaggiù, e più a sè l'anima tira, Parrebbe nube che squarciata tuona, Comparata al sonar di quella lira Onde si coronava il bel zaffiro Del quale il ciel più chiaro s'inzaffira.
Page 309 - Indi come orologio, che ne chiami Nell'ora che la sposa di Dio surge, A mattinar lo sposo perché l'ami, Che l'una parte l'altra tira ed urge, Tin tin...
Page 298 - Ed io: Se nuova legge non ti toglie Memoria o uso all'amoroso canto, Che mi solca quetar tutte mie voglie; Di ciò ti piaccia consolare alquanto L'anima mia, che con la sua persona Venendo qui, è affannata tanto.
Page 308 - E come in fiamma favilla si vede, E come in voce voce si discerne, Quando una è ferma e l'altra va e riede; Vid...
Page 296 - Lo maggior corno della fiamma antica Cominciò a crollarsi mormorando, Pur come quella cui vento affatica. Indi la cima qua e là menando, Come fosse la lingua che parlasse, Gittò voce di fuori, e disse : Quando Mi diparti...
Page 314 - L'animo ad avvisar lo maggior foco. E com'ambo le luci mi dipinse II quale e il quanto della viva Stella. Che lassù vince, como quaggiù vinse. Por entro il cielo scese una Facella, Formata in cerchio a guisa di corona. E cinsela, e girossi intorno ad ella. Qualunque melodia più dolce suona Quaggiù, e più a sé l' anima tira, Parrebbe nube che squarciata tuona.

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