La divina comedia: cenni criticiSocietà tipog. de' classici italiani, 1846 - 475 pages |
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Acheronte alemanno allegorico Allighieri amore anime anzi Arrigo Arrigo VII avea aver avventura avviso Beatrice Brescia buon Cacciaguida cantica canto carro celeste certo chè che'l chiarissimo chiaro Chiesa chiosa chiosatore cielo commentatori conciossiachè Convito cotal Cristo d'ogni Dante dell'Allighieri dice Divina Comedia dotto Procuratore dottrine ebbe Ecco adunque esso eterna eziandio fede feltro filosofia Firenze Ghibellini gigante grazia Guelfi imagine Imperocchè Infer interpretazione Isaia Kopisch l'allegoria l'Allighieri l'altra Landino lasciò lettore lonza lume luogo lupa medesimo mente mistico monarchia mondani mondo monte mostra nuovo illustratore occhi omai opera papa Parad Paradiso parole passioni passo PICCHIONI pietra Poema sacro poeta Ponta pontefice poscia potuto principio professore Picci Purg Purgatorio quod ragione santo Scaligero selva selvaggia senso sentenza significare signor Picci simboleggiare simbolo smar smarrito speranza teologia terra torità tosto troppo valle vaticinio Vedi pag Veltro venir vero viene Virgilio virtù vizj Witte XXXII zione
Popular passages
Page 84 - Poiché fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nudrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto il cuore di riposare l' animo stanco, e terminare il tempo che m...
Page 155 - Surge a' mortali per diverse foci La lucerna del mondo : ma da quella, Che quattro cerchi giugne con tre croci , Con miglior corso, e con migliore stella Esce congiunta, e la mondana cera Più a suo modo tempera e suggella. Fatto avea di là mane , e di qua sera Tal foce quasi, e tutto era là bianco Quello emisperio , e 1...
Page 130 - Questo si vuole, e questo già si cerca, E tosto verrà fatto a chi ciò pensa Là dove Cristo tutto dì si merca.
Page 177 - Ed egli a me : Se tu segui tua stella, Non puoi fallire a glorioso porto, Se ben m'accorsi nella vita bella. E s'io non fossi sì per tempo morto, Veggendo il cielo a te così benigno, Dato t'avrei all'opera conforto.
Page 201 - Li ruscelletti, che de' verdi colli Del Casentin discendon giuso in Arno, Facendo i lor canali e freddi e molli, Sempre mi stanno innanzi, e non indarno ; Che 1' imagine lor via più m' asciuga, Che il male, ond' io nel volto mi discarno. La rigida giustizia, che mi fruga, Tragge cagion del luogo, ov' io peccai, A metter più gli miei sospiri in fuga.
Page 31 - ... io, che cercava di consolare me, trovai non solamente alle mie lagrime rimedio, ma vocaboli d'autori e di scienze e di libri: li quali considerando, giudicava bene che la filosofia, che era donna di questi autori, di queste scienze e di questi libri, fosse somma cosa.
Page 71 - ... al tuo sentir si sterna, ove dinanzi dissi ' U' ben s' impingua ', e là u' dissi ' Non surse il secondo '; e qui è uopo che ben si distingua. La provedenza, che governa il mondo con quel consiglio nel quale ogni aspetto creato è vinto pria che vada al fondo, però ch' andasse ver lo suo -diletto la sposa di colui ch...
Page 49 - ... si posino le cittadi, e in questa posa le vicinanze s'amino, in questo amore le case prendano ogni loro bisogno, il quale preso, l'uomo viva felicemente; ch'è quello per che l'uomo è nato.
Page 130 - E quel che più ti graverà le spalle, sarà la compagnia malvagia e scempia con la qual tu cadrai in questa valle...
Page 357 - Quae quidem veritas ultimae quaestionis non sic stricte recipienda est, ut Romanus Princeps in aliquo Romano Pontifici non subiaceat ; quum mortalis ista felicitas quodammodo ad immortalem felicitatem ordinetur. Illa igitur reverentia Caesar utatur ad Petrum, qua primogenitus filius debet uti ad patrem ; ut luce paternae gratiae illustratus, virtuosius orbem terrae irradiet, cui ab Ill o solo praefectus est qui est omnium spiritualium et temporalium gubernator.