Dante Alighieri, Volumes 1-3 |
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alcun Allor amore anima antichi avea bella buon caccia cagione cammino CANTO capo cerchio certo ch'è ch'i che'l chiama ciascun cielo città cofa colla color colpa colui Conte convien corpo credi cuor d'ogni Dante Dicendo dietro diffe dinanzi dolor donna duca duro effer eran fama famiglia fanno fare fece fiera figliuolo Fiorentino fiume foffe fondo forte forza fteffo fuoco gente gran gridò guarda Guido infieme infino l'altro l'un lasciò Latina levar lingua luna lungo luogo maeftro male mano mare membra mena mente mette mezzo mondo monte morte noftro nome nuovo occhj padre paffo parlare parole pena picciola piè piedi pien poco poeta porta punto quefto quei quivi rima Rispose sanza senti sovra tefta terra tornar torre trifta uomo valle veder vedi venire verbo verfo vicino vidi viso vivo voce volto
Popular passages
Page 160 - M' ha dato il ben, ch' io stesso nol m' invidi. Quante il villan, ch'al poggio si riposa, Nel tempo che colui che il mondo schiara La faccia sua a noi tien meno ascosa, Come la mosca cede alla zanzara, Vede lucciole giù per la vallea, Forse colà dove vendemmia ed ara, Di tante fiamme tutta risplendea L' ottava bolgia, si com' io m'accorsi, Tosto che fui là 've il fondo parea.
Page 22 - Acheronte. Allor con gli occhi vergognosi e bassi, Temendo no 'l mio dir gli fusse grave , 80 Infino al fiume di parlar mi trassi. Ed ecco verso noi venir per nave Un vecchio bianco per antico pelo , Gridando: Guai a voi anime prave: Non isperate mai veder lo cielo. 85 I' vegno per menarvi all' altra riva , Nelle tenebre eterne, in caldo e in gelo: E tu che se' costì, anima viva, Partiti da cotesti che son morti.
Page 20 - Con lieto volto, ond' io mi confortai , Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti e alti guai Risonavan per l' aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d...
Page 100 - O se del tutto se n' è gito fuora? Che Guglielmo Borsiere, il qual si duole ' Con noi per poco, e va là coi compagni, Assai ne crucia con le sue parole. La gente nuova ei subiti guadagni Orgoglio e dismisura han generata, Fiorenza, in te; sì che tu già ten piagni.
Page 15 - Lucevan li occhi suoi più che la stella; e cominciommi a dir soave e piana, con angelica voce, in sua favella: 'O anima cortese mantovana, di cui la fama ancor nel mondo dura, e durerà quanto '1 mondo lontana, l'amico mio, e non della ventura, nella diserta piaggia è impedito sì nel cammin, che volt 'è per paura; e temo che non sia già sì smarrito, ch'io mi sia tardi al soccorso levata, per quel ch'i
Page 94 - Dell' umana natura posto in bando : Che in la mente m' è fitta, ed or m'accora La cara e buona imagine paterna • - Di voi, quando nel mondo ad ora ad ora M...
Page 185 - Diss' egli a noi, guardate e attendete Alla miseria del maestro Adamo : Io ebbi vivo assai di quel eh' io volli, E ora, lasso ! un goccio! d' acqua bramo. Li ruscelletti, che de...
Page 7 - Nel mezzo del cammin di nostra vita, Mi ritrovai per una selva oscura Che la diritta via era smarrita.
Page 34 - E come li stornei ne portan l'ali nel freddo tempo, a schiera larga e piena, così quel fiato...
Page 204 - Mi parea lor veder fender li fianchi. Quando fui desto innanzi la dimane, Pianger senti' fra '1 sonno i miei figliuoli Ch' eran con meco, e dimandar del pane. Ben se...