Ricordi e documenti: relativi allo̕puscolo intitolato Cenni storici sulla traduzione in versi esametri latini della Divina commedia de Dante Alighieri eseguita dalla̕bate Don Gaetano dalla Piazza

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M. Visentini, 1883 - 64 pages
 

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Popular passages

Page 26 - Per aver pace co' seguaci sui. Amor, che al cor gentil ratto s'apprende, Prese costui della bella persona Che mi fu tolta ; e il modo ancor m'offende. Amor, che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer sì forte, Che, come vedi, ancor non m'abbandona.
Page 19 - Per non venir senza consiglio all' arco ; Ma il popol tuo 1' ha in sommo della bocca. Molti rifiutan lo comune incarco ; Ma il popol tuo sollecito risponde Senza chiamare e grida « Io mi sobbarco. » Or ti fa' lieta, chè tu hai ben onde : Tu ricca, tu con pace, tu con senno : S' io dico ver, l'effetto noi nasconde.
Page 25 - Guanciali muove dall' osservare anch' egli che fu gran ventura d' Italia che Dante dopo aver cominciato latinamente (il che noi non crediamo) il suo poema: « Ultima regna canam fluido contermina mundo « Spiritibus quae lata patent, quae proemia solvunt « Pro meritis cuicumque suis », si fosse poi appigliato al volgare, dappoiché 'l poema dantesco avrebbe forse sortito il destino dell...
Page 16 - Piazza, con aggiunte alcune sue lettere, dalla Prefazione che lo stesso aveva divisato di pubblicare insieme alla di lui versione, e da un saggio di questa consistente in due tratti di ciascuna delle tre Cantiche, col testo italiano a fronte secondo la edizione fiorentina del Le Monnier e C., anno 1837. — Venezia, tip.
Page 56 - Le stazioni di osservazione per servire alla meteorologia ed alla idrografia, istituite nel Veneto, nel Trentino e nell'Emilia dal 1873 al 1880.
Page 19 - Ch' eran con meco, e dimandar del pane. Ben se' crudel, se tu già non ti duoli, Pensando ciò...
Page 19 - Chi avrebbe pensato di rivederlo, ed ammirarlo in una traduzione latina dell' episodio dantesco del conte Ugolino? Eccolo: Quando fui desto innanzi la dimane, Pianger senti' fra 'l sonno i miei figliuoli Ch' eran con meco, e dimandar del pane. Cum evigilans totus, nondum jubare orto, Natos ecce meos, aderant qui in carcere mecum, Lugere in somnis audivi, ac poscere panem. Quello stupendo me... me... adsum qui feci, di Virgilio, nell'episodio di Eurialo e Niso, dove l'amico libero, per salvare l'amico...
Page 19 - I' mi sobbarco. Pondera permulti detrectant publica, at ista Plebs tua respondet, nullis suadentibus: Ecce Me... me... adsum clamans; humeris onus ipse subibo. Mi è grato qui confessare, di avere ad uno ad uno riscontrati i terzetti di questi sei brani sublimi della Divina Comedia cogli esametri del Dalla Piazza, e di avere ad ora ad ora in modo affatto contrario a quello di cui ragionava Orazio, cordialmente esclamato: pulcret bene!
Page 16 - Cenni storici del cav. Agostino Manfrin Provedi, consigliere di Corte d'Appello, sulla traduzione in versi esametri latini della Divina Commedia di Dante Allighieri, eseguita dall'abate Gaetano Dalla Piazza, susseguiti dalla Vita del Dalla Piazza, con...
Page 17 - ... qualche cosa, ed in qualche genere di letteratura, in ispecie della poesia, se non è tutto, è molto, o quasi tutto. A cotale impresa potevasi accingere solamente chi tutta la sua vita, come il Dalla Piazza, consumata avesse sopra i classici greci e latini ; per la qual cosa dir si potesse con verità che non pure dettava, ma sentiva e pensava alla lor guisa. I fantasmi che presentavansi alla sua fantasia, i concetti che germogliavano nella sua mente, erano disegnati secondo la classica forma,...

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