The Inferno of DanteMerrymount Press, 1920 - 393 pages |
Other editions - View all
The Inferno of Dante: With Text and Translation Dante Alighieri,Eleanor Vinton Murray No preview available - 2016 |
Common terms and phrases
22 CANTO alcun Allor altra altri altro ancor assai avea beast Bolgia Brunetto Latini buon capo Cerchio Ottavo certo Ch'io Chè che il che tu ciascun ciò colpa colui Cominciò convien cose Così cried d'ogni dietro dinanzi disse dissi dolor duca eran esser eyes faccia fanno fatto fece fondo fummo fuor gaze gente gran gridò hast Iacopo Rusticucci Inferno innanzi insieme intorno l'altro loco Lord maestro Malebolge Malebranche Master mezzo mi fu mondo o'er occhi ogni parea parlar parole paura petto piè piedi piglio Pistoia più poco porta Poscia primo quale quegli quei quell Quivi ripa Rispose sangue scoglio secondo shade shalt shouldst soul sovra tempo tenea terra terza rima thee thine thou art thou dost tosto trista turned tutta tutte tutto unto veder vedi Venimmo venir vidi viso vita volse volto
Popular passages
Page 164 - Ma quello ingrato popolo maligno, Che discese di Fiesole ab antico ; E tiene ancor del monte e del macigno, Ti si farà, per tuo ben far, nimico : Ed è ragion : chè tra gli lazzi sorbi Si disconvien fruttare al dolce fico. Vecchia fama nel mondo li chiama orbi; Gente avara, invidiosa, e superba : Da' lor costumi fa che tu ti forbi.
Page 8 - Tu se' solo colui, da cui io tolsi Lo bello stile che m
Page 2 - Ahi quanto a dir qual era, è cosa dura , Questa selva selvaggia ed aspra e forte, Che nel pensier rinnova la paura ! Tanto è amara , che poco è più morte ; Ma per trattar del ben, ch' i' vi trovai, Dirò dell' altre cose ch' io v' ho scorte. l' non so ben ridir com' io v' entrai ; Tant' era pien di sonno in su quel punto, Che la verace via abbandonai.
Page 294 - , dissi, ' che per cento milia perigli siete giunti a l'occidente, a questa tanto picciola vigilia de1 nostri sensi ch'è del rimanente, non vogliate negar l'esperienza, diretro al sol, del mondo sanza gente! Considerate la vostra semenza: fatti non foste a viver come bruti, ma per seguir virtute e conoscenza...
Page 28 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.
Page 390 - Da questa parte cadde giù dal Cielo : E la terra, che pria di qua si sporse, Per paura di lui fé...
Page 224 - Quel, che dalla gota Porge la barba in su le spalle brune, Fu, quando Grecia fu di maschi vota...
Page 214 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu matre, Non la tua conversion, ma quella dote Che da te prese il primo ricco patre!
Page 288 - M' ha dato il ben, ch' io stesso nol m' invidi. Quante il villan, ch'al poggio si riposa, Nel tempo che colui che il mondo schiara La faccia sua a noi tien meno ascosa, Come la mosca cede alla zanzara, Vede lucciole giù per la vallea, Forse colà dove vendemmia ed ara, Di tante fiamme tutta risplendea L' ottava bolgia, si com' io m'accorsi, Tosto che fui là 've il fondo parea.
Page 106 - Colui, che attende là, per qui mi mena, Forse cui Guido vostro ebbe a disdegno.