Canti popolari della Montagna luccheseForni, 1889 - 334 pages |
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a-l-letto Amore ARBOIT Arch Bagni di Lucca ballo Befana bellino BERNONI bianco BLESSIG buon Canti popolari canti popolari toscani canzoni Cara-filu-filu-letta cara-filu-filu-la CASELLI CASETTI-IMBRIANI Chè ciel colle CORAZZINI Coreglia Antelminelli COSCIA cuore D'ANCONA damo si chiama dice donna dormi EMILIO BERTINI fate FERRARO FINAMORE Fior di limone Fiorin Fiorin di pepe Firenze GARLATO Giamb Giambattista Basile GIANANDREA Giovanottino giovinotti Giuochi gnatore IMBRIANI l'amor l'ha l'ho la-la-le-ra-la La-ra-la-le-ra LELAND LELAND STANFORD Lérole-lerolerirerò LIBRARIES Lo-schi-chi-ri-chi Lucchese M'affaccio alla finestra m'hai lasciato mamma mando mangia MARCOALDI MARSILIANI MAZZATINTI mezzo al mare Montagna Lucchese Montefegatesi NERUCCI Ninnananne nnamorato Nuovi canti Ohimè ORGANIZED passi Pedone Lauriel PIERI nel Propugnatore PIERI Propugnatore piglia Piro-pirol-nero PITRE popolo Propu PUYMAIGRE raccolta ragazzina rispetti rosa sete sposa STANFORD JUNIOR STANFORD UNIVERSITY stornelli t'ho TALLINUCCI Tereglio TIGRI TOMMASEO trad trova UNIVERSITY vedo voglio andà vuoi vuol
Popular passages
Page 57 - Io son colui che tenni ambo le chiavi del cor di Federigo, e che le volsi, serrando e diserrando, sì soavi, che dal secreto suo quasi ogn'uom tolsi. Fede portai al glorioso offizio, tanto ch'i' ne perde' li sonni e
Page xv - Avanti che ti dica come si seppe l' istoria di questa buca, è necessario un abbozzo dell' indole di quei villani. Il contadino lucchese è industrioso, sofferente della fatica, avvezzo al disagio, parco quanto e forse più dello svizzero, e per lo più povero e oppresso dal sistema colonico del paese. Bacchettone feroce, non rompe la vigilia, ma uccide il fratello; diffidente del forestiere, pure si ammansisce meravigliandosi se lo trova gentile ; si piega piuttosto al dispotismo del Prete, che...
Page 131 - La tortora che ha perso la compagna, Dice che non la sa più ritrovare : E se trova dell' acqua, lei 2 si bagna, E se l' è chiara, la fa intorbidare : E poi coli' ale si batte nel petto, E va dicendo : Amor sia maledetto!
Page 110 - O rosa delle rose, o rosa bella! Per te non dormo nè notte nè giorno , E sempre penso alla tua faccia bella ; Alle...
Page 280 - na messa; Chi la dirà e chi la farà dire, Di mala morte non potrà morire; Chi la dirà con puro cuore e pura devozione, Non morirà senza la confessione.
Page xxi - In questo caso bisogna levarsi e andare a mangiare in un cantuccio un po' di pane e di cacio, facendo al tempo stesso (lo scongiuro è un po' sudicetto, ma d'altronde, relata refero) i propri bisogni e pronunziando le sacramentali parole : Alla faccia del Linchetto mangio ee ... questo pane e questo cacetto ! Oh, non dubitate ! lo spirito maligno non se lo farà ripetere due volte, ma a tale ingiuria scapperà via inorridito (3). An(i) Cfr. PITRÈ e CORRERA, op. cit., riportata qui in pref., pp....
Page 291 - ... il ceppo di quercia, per riscaldarlo, essa sta accovacciata in un angolo con le ginocchia bene alzate, con le braccia bene unite, perché non patisca il freddo, nel grembo di mamma. E lo dondola pianamente. - Fate la nanna, coscine di pollo... - E gli insegna la devozione. - A letto, a letto me ne vado, Quattr'angeli ci ho trovato, Due da piedi e due da capo, Gesù Cristo dal mi
Page li - Canti popolari siciliani in aggiunta a quelli del Vigo (Palermo, Giliberti, 1867) 299 pp.
Page 269 - Cosa grande in carne pura, Creatore in creatura! Cosa grande in Dio d'amore, Creatura in creatore ! Angeletti benedetti, Su correte, su volate ! Angeletti. oh '. se tardate. Fate tutti un dolce canto Cari figli al punto santo.
Page 112 - Quando nasceste voi, nacque bellezza, II sol, la luna vi venne a adorare; La neve vi donò la sua bianchezza, La rosa vi donò '1 suo bel colore. La Maddalena le sue bionde trecce, Cupido vi insegnò tirare i cuori: Cupido v' insegnò tirar le frecce : M' innamoraron le vostre bellezze (4).