Canti popolari della Montagna lucchese

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Forni, 1889 - 334 pages
 

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Popular passages

Page 57 - Io son colui che tenni ambo le chiavi del cor di Federigo, e che le volsi, serrando e diserrando, sì soavi, che dal secreto suo quasi ogn'uom tolsi. Fede portai al glorioso offizio, tanto ch'i' ne perde' li sonni e
Page xv - Avanti che ti dica come si seppe l' istoria di questa buca, è necessario un abbozzo dell' indole di quei villani. Il contadino lucchese è industrioso, sofferente della fatica, avvezzo al disagio, parco quanto e forse più dello svizzero, e per lo più povero e oppresso dal sistema colonico del paese. Bacchettone feroce, non rompe la vigilia, ma uccide il fratello; diffidente del forestiere, pure si ammansisce meravigliandosi se lo trova gentile ; si piega piuttosto al dispotismo del Prete, che...
Page 131 - La tortora che ha perso la compagna, Dice che non la sa più ritrovare : E se trova dell' acqua, lei 2 si bagna, E se l' è chiara, la fa intorbidare : E poi coli' ale si batte nel petto, E va dicendo : Amor sia maledetto!
Page 110 - O rosa delle rose, o rosa bella! Per te non dormo nè notte nè giorno , E sempre penso alla tua faccia bella ; Alle...
Page 280 - na messa; Chi la dirà e chi la farà dire, Di mala morte non potrà morire; Chi la dirà con puro cuore e pura devozione, Non morirà senza la confessione.
Page xxi - In questo caso bisogna levarsi e andare a mangiare in un cantuccio un po' di pane e di cacio, facendo al tempo stesso (lo scongiuro è un po' sudicetto, ma d'altronde, relata refero) i propri bisogni e pronunziando le sacramentali parole : Alla faccia del Linchetto mangio ee ... questo pane e questo cacetto ! Oh, non dubitate ! lo spirito maligno non se lo farà ripetere due volte, ma a tale ingiuria scapperà via inorridito (3). An(i) Cfr. PITRÈ e CORRERA, op. cit., riportata qui in pref., pp....
Page 291 - ... il ceppo di quercia, per riscaldarlo, essa sta accovacciata in un angolo con le ginocchia bene alzate, con le braccia bene unite, perché non patisca il freddo, nel grembo di mamma. E lo dondola pianamente. - Fate la nanna, coscine di pollo... - E gli insegna la devozione. - A letto, a letto me ne vado, Quattr'angeli ci ho trovato, Due da piedi e due da capo, Gesù Cristo dal mi
Page li - Canti popolari siciliani in aggiunta a quelli del Vigo (Palermo, Giliberti, 1867) 299 pp.
Page 269 - Cosa grande in carne pura, Creatore in creatura! Cosa grande in Dio d'amore, Creatura in creatore ! Angeletti benedetti, Su correte, su volate ! Angeletti. oh '. se tardate. Fate tutti un dolce canto Cari figli al punto santo.
Page 112 - Quando nasceste voi, nacque bellezza, II sol, la luna vi venne a adorare; La neve vi donò la sua bianchezza, La rosa vi donò '1 suo bel colore. La Maddalena le sue bionde trecce, Cupido vi insegnò tirare i cuori: Cupido v' insegnò tirar le frecce : M' innamoraron le vostre bellezze (4).

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