La psicologia dell'arte nella Divina commedia

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E. Loescher, 1894 - 510 pages
 

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Popular passages

Page 296 - E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua perigliosa e guata; Così l'animo mio che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Page 492 - O Simon mago, o miseri seguaci, Che le cose di Dio, che di bontate Deono essere spose, voi rapaci Per oro e per argento, adulterate; Or convien che per voi suoni la tromba, Perocchè nella terza bolgia state.
Page 60 - Poichè fu piacere de' cittadini della bellissima e famosissima figlia di Roma, Fiorenza, di gettarmi fuori del suo dolcissimo seno (nel quale nato e nutrito fui fino al colmo della mia vita, e nel quale, con buona pace di quella, desidero con tutto il cuore di riposare l'animo stanco e terminare il tempo che m...
Page 232 - Io vidi per le coste e per lo fondo Piena la pietra livida di fori D' un largo tutti, e ciascuno era tondo. Non mi parean meno ampi nè maggiori, Che quei che son nel mio bel San Giovanni Fatti per luogo de...
Page 229 - Così si veggion qui diritte e torte, Veloci e tarde, rinnovando vista, Le minuzie de' corpi, lunghe e corte, Muoversi per lo raggio, onde si lista Tal volta l'ombra, che per sua difesa La gente con ingegno ed arte acquista.
Page 232 - L' anno del Giubbileo, su per lo ponte Hanno a passar la gente modo colto : Che dall' un lato tutti hanno la fronte Verso il castello, e vanno a santo Pietro ; Dall' altra sponda vanno verso il monte.
Page 236 - U'ia prim' ombra gitta il santo monte; Non però dal lor esser dritto sparte Tanto che gli augelletti per le cime Lasciasser d'operare ogni lor arte: Ma con piena letizia l'ore prime, Cantando, ricevièno intra le foglie, Che tenevan bordone alle sue rime...
Page 84 - Cephas, e venne il gran vasello Dello Spirito Santo, magri e scalzi, Prendendo il cibo di qualunque ostello. Or voglion quinci e quindi chi rincalzi Li moderni pastori, e chi li meni, Tanto son gravi, e chi diretro gli alzi. Copron dei manti loro i palafreni, Sì che due bestie van sott' una pelle : O pazienza, che tanto sostieni! A questa voce vid' io più fiammelle Di grado in grado scendere e girarsi, Ed ogni giro le facea più belle.
Page 253 - Quale è colui, che forse di Croazia Viene a veder la Veronica nostra, Che per l'antica fama non si sazia, Ma dice nel pensier, fin che si mostra : Signor mio Gesù Cristo, Dio verace, Or fu si fatta la sembianza vostra?
Page 179 - Facesti come quei che va di notte, Che porta il lume dietro, e sé non giova, Ma dopo sé fa le persone dotte, Quando dicesti: « Secol si rinnuova; «Torna giustizia, e primo tempo umano, » E progenie discende dal ciel nuova.

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