Studi sulla Divina commediaF. Le Monnier, 1855 - 364 pages |
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Acheronte adunque aggregato alcuni allegorico Antonio Antonio Manetti assai Autore avendo aviamo BACCIO VALORI bolgia Borghini braccia Canto centro cerchio chè chiama cielo città di Dite Collazione di BACCIO credo dano nella Variante Dante DE-ROSSI che concor decima detto diametro dice dichiarare dipoi disegno divina empireo essendo esso fussi Galileo Galileo Galilei Gerione gigante gira girone gradi grandezza imagine Inferno Inferno di Dante innanzi insino intendere Jeronimo Jerusalem l'altro l'Autore l'Inferno l'uno larghezza lazionati da BASTIANO legge lezione limbo Luca Martini Lucifero luogo Malebolge Manetti maraviglia medesimo mente meridiano miglia ottavo cerchio palude palude Stige Paradiso parlando parole passo peccato Piccarda piglia poco Poema Poeta pozzo pure PURG Purgatorio Quinterno ragione sarebbe sboccatura semidiametro senso sesto settimo settimo cerchio sito soggiugne sperette superficie della terra terzo TESTO D'ALDO 1515 traversa trova VARIANTI della Collazione vede veggo Vellutello vero verso Virgilio
Popular passages
Page 209 - Dell'universo in sin qui ha vedute Le vite spiritali ad una ad una, Supplica a te, per grazia, di virtute Tanto che possa con gli occhi levarsi Più alto verso l'ultima salute.
Page 210 - La tua benignità non pur soccorre « A chi dimanda, ma molte fiate « Liberamente al dimandar precorre. « In Te misericordia, in Te pietate, « In Te magnificenza, in Te s'aduna « Quantunque in creatura è di bontate.
Page 203 - La contingenza, che fuor del quaderno Della vostra materia non si stende, Tutta è dipinta nel cospetto eterno. Necessità però quindi non prende, Se non come dal viso in che si specchia Nave che per corrente giù discende. Da indi, sì come viene ad orecchia Dolce armonia da organo, mi viene A vista il tempo che ti s
Page 190 - Sì che le pecorelle che non sanno , Tornan dal pasco pasciute di vento, E non le scusa non veder lor danno. Non disse Cristo al §uo primo convento : Andate e predicate al mondo ciance; Ma diede lor verace fondamento : E quel tanto sonò nelle sue guance, Sì ch' a pugnar per accender la fede Dell' evangelio fero scudi e lance.
Page 183 - O ben creato spirito , che a' rai Di vita eterna la dolcezza senti, Che non gustata non s' intende mai ; Grazioso mi fia , se mi contenti Del nome tuo, e della vostra sorte; Ond...
Page 202 - Or tu chi se', che vuoi sedere a scranna Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d'una spanna? Certo a colui che meco s'assottiglia, Se la scrittura sovra voi non fosse, Da dubitar sarebbe a maraviglia. O terreni animali, o menti grosse! La prima volontà, eh' è per sè buona, Da sè, eh' è sommo ben, mai non si mosse.
Page 153 - Orse. Voi altri pochi , che drizzaste il collo Per tempo al pan degli angeli, del quale Vivesi qui , ma non sen vien satollo. Metter potete ben per l' alto sale Vostro navigio, servando mio solco Dinanzi all
Page 162 - E io adunque, che non seggo alla beata mensa, ma, fuggito dalla pastura del vulgo, a' piedi di coloro che seggono, ricolgo di quello che da loro cade e conosco la misera vita di quelli che dietro m'ho lasciati, per la dolcezza ch'io sento in quello...
Page 152 - O voi che siete in piccioletta barca, desiderosi d'ascoltar, seguiti dietro al mio legno che cantando varca, tornate a riveder li vostri liti: non vi mettete in pelago, che, forse, perdendo me rimarreste smarriti.
Page 146 - Fuor delle braccia del suo dolce amico : Di gemme la sua fronte era lucente, Poste in figura del freddo animale, Che con la coda percuote la gente : E la notte de...