Opere del cavaliere Lionardo Salviati: Degli avvertimenti della lingua spora'l Decamerone

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Società tipografica de'Classici italiani, 1809
 

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Page 141 - ... opere di coloro, tor si dovrebbono le leggi della Toscana liugua. MJ perciocchè lo stesso Popolo e conosce, e confessa dirittamente il contrario, il contrario altresl intorno a questo è da fare: cioè da prender le nostre regole dalle loro scritture, al medesimo uso ricorrendo solamente per mancamento. E se verrà mai tempo , il quale scuopra nella Toscana lingua miglior favella, e migliori scritture di quelle di coloro, quando si stimi opportuno, si lascerà le prime, e nuove regole si prenderanno...
Page 229 - O Tosco che per la città del foco Vivo ten vai così parlando onesto , Piacciati di restare in questo loco : La tua loquela ti fa manifesto Di quella nobil patria natio Alla qual forse fui troppo molesto. Subitamente questo suono uscio D' una dell' arche ; però m' accostai, Temendo, un poco più al duca mio.
Page 140 - ... 1 popolo quel sia riposto, che manca tra gli scrittori. Ma domin se qual di loro in cose eguali, e dubbiose sia da preporre all'altro, ci resta da dubitare? Ma come potrà questo, di che si dubita, quasi mai aver luogo...
Page 84 - Madonna, come tutti questi altri hanno detto, cosi dico io sommamente esser piacevole e commendabile l'ordine dato da voi ; ma di speziai grazia vi chieggio un dono, il quale voglio che mi sia confermato per infine a tanto che la nostra compagnia durerà. Il quale è questo : che io a questa legge non sia costretto di dover dire novella secondo la proposta data, se io non vorrò, ma quale più di dire mi piacerà.
Page 179 - Boccaccio, non s'è, per nostro avviso, infino a oggi veduto ancor niuno, fuor solamente il Galateo di Messer Giovanni della Casa. Il quale, oltreché non ha voce o maniera di parlare che non si truovi nelle scritture della migliore età, quello che maggior cosa è, e che appena par da credere, si è questa: che l'Autore la moderna legatura delle parole, ed il moderno suono, mentre continuo l'aveva nell'orecchie, si potette dimenticare, e nello stesso e proprio e vero stile dettarlo di quel buon...
Page 193 - L'eccellenza della Divina Commedia è rivendicata incondizionatamente: « Questa opera, come nel pregio, ch'a poesia appartiene, non è, per nostro credere, soverchiata da alcuna che in qualsivoglia idioma composta fosse giammai, così di purità di lingua, quanto soffera la sua natura, non resta addietro al Villani, e tutti gli altri vince senza contrasto. E diciamo quanto soffera la sua natura, conciossiecosa che la maniera del poema divino e la speziai qualità di quel poema particolare si cerchino...
Page 143 - ... Boccaccio, o poco spazio davanti, parve che cominciasse subito la sua perfezione, e con la morte del medesimo immantinente principio avesse la sua declinazione *. Perocché, è cosa da non credersi di leggieri, la differenza, la qual si scorge tra gli scrittori che rasentaron l'anno milletrecentottanta, e quelli, che cominciarono incontanente passato il quattrocento: sicuramente di gran lunga maggiore, che ne' cento anni addietro non si riconosce tra le scritture.
Page 320 - Il re, infino allora stato tardo e pigro, quasi dal sonno si risvegliasse, cominciando dalla ingiuria fatta a questa donna, la quale agramente vendicò, rigidissimo persecutore divenne di ciascuno, che, contro all'onore della sua corona, alcuna cosa commettesse da indi innanzi.
Page 242 - Perciocchè l'autore, cercando le bellezze, e la magnificenza, e la vaghezza, e lo splendore, e gli ornamenti della favella, e in...
Page 87 - ... mare riguardante, la .quale gli abitanti chiamano la costa d' Amalfi, piena di picciole città, di giardini e di fontane, e d' uomini ricchi e procaccianti in atto di mercatanzìa, sì come alcuni altri : tra le quali città dette n' é una chiamata Ravello, nella quale, come che oggi v' abbia di ricchi uomini, ve n...

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