Luisa Strozzi: storia del secolo XVILe Monnier, 1858 - 574 pages |
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Alamanni Alessandro allora amici anco andava animo Arno avea avesse avrebbe avvenuto Baccio Baccio Valori bella cagione Capponi cardinale casa Caterina Cellini chè Ciarpaglia Clemente colla cominciò credere cuore desiderio désse diceva dimandò don Antonio donne duca duca Alessandro erano erasi faceva famiglia fece figlia Filippo Strozzi Fiorentini Firenze Francesco Nasi fratelli furono Ginori Giomo giorno Giuliano Giulietta gran Guicciardini Impruneta innanzi intanto intendere inteso lasciato Lorenzo Lorenzo duca d'Urbino Lorenzo il Magnifico Luigi Luigi Alamanni Luigi Capponi Luisa Strozzi madonna Clarice mano maraviglia mattina Maurizio Medici mente messer Michelangelo mostrava Muscettola nuovo occhi padre palazzo papa parea parlare parole passato pensare pensiero peraltro picciola Pier Vettori Piero Strozzi Pisa poco potea poteva preso pure recarsi replicò riguardavano rispose sapeva sarebbe seco sentiva ser Maurizio sera sicchè Siena sospetto stava tornare trovato udito uomini uomo Vasari Vedi veniva verso Vettori
Popular passages
Page 53 - Se vuoi campar d' esto loco selvaggio: Chè questa bestia, per la qual tu gride, Non lascia altrui passar per la sua via, Ma tanto lo impedisce, che l' uccide : Ed ha natura si malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali, a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir con doglia.
Page 113 - La Notte, che tu vedi in sì dolci atti dormire, fu da un Angelo scolpita in questo sasso: e, perché dorme, ha vita: * destala, se no'l credi, e parleratti.
Page 113 - Grato mi è il sonno , e più l'esser di sasso, Mentre che il danno e la vergogna dura , Non veder, non sentir, m' è gran ventura : Però non mi destar ; deh parla basso.
Page 533 - S" un sol a apropria quel eh' è dato a tanti. Ritorna a' nostri pianti II sol degli occhi tuo', che par che schivi Chi del suo dono in tal miseria è nato. ' Deh ! non turbate i vostri desir santi : Che chi di me par che vi spogli e privi, Col gran timor non gode il gran peccato. Che degli amanti e men felice stato Quello, ove "1 gran desir gran copia affrena, C' una miseria di speranza piena.
Page 259 - Vostro saver non ha contrasto a lei : Ella provvede , giudica , e persegue Suo regno, come il loro gli altri Dei. Le sue permutazion non hanno triegue : Necessità la fa esser veloce , Sì spesso vien chi vicenda consegue. Quest' è colei, ch' è tanto posta in croce Pur da color, che le dovrian dar lode , Dandole biasmo a torto, e mala voce. Ma ella s...
Page 430 - Indi a' morsi venir, di rabbia ardenti , Con aspri ringhi e rabbuffati dossi : Così alle spade dai gridi e dall' onte Venne il Circasso e quel di Chiaramonte.
Page 574 - Michelagnolo con prestezza uno scarpello nella man manca con un poco di polvere di marmo che era sopra le tavole del ponte, e cominciato a gettare leggieri con gli scarpegli, lasciava cadere a poco a poco la polvere, né toccò il naso da quel che era.
Page 346 - Quando un cor tante in sé virtuti accolse ? Benché la somma è di mia morte rea ! Per divina bellezza indarno mira, Chi gli occhi di costei giammai non vide Come soavemente ella gli gira...
Page 574 - To' tre once almen di speme, Tre di fede e sei d'amore, Due di pianto , e poni insieme Tutto al foco del timore : Fa dipoi bollir tre ore; Premi, in fine, e aggiungi tanto D'umiltade e dolor, quanto Basta a far questa pazzia.
Page 357 - Qui cantô dolcemente , e qui s'assise : Qui si rivolse , e qui ritenne il passo ; Qui co...