La secchia rapitaPresso spirito Batelli, 1840 - 376 pages |
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alcun Alessandro Tassoni allor amore antichi appresso armati assai avea avean Barisoni battaglia bella Bologna Bolognesi Bomporto cader campo capitan carroccio cavalier cavalli ch'a ch'egli ch'era ch'io chiamato ciel cimiero cinto città colle colpo concistoro conte di Culagna Crevalcore d'oro destrier dice dicea erano Ezzelino fanti ferito fiero figliuol fior fretta fuggir furor Garfagnana Gemignani gente Gherardo ghibellini giostra gran grida guerra guerrier Guido da Polenta Indi intanto l'armi l'autore l'onda l'uno e l'altro lancia lasciò Manfredi mano maraviglia Marte mezzo Miceno Modana Modena Modenesi morte Nasidio nemico nuova onore Panaro papa parea passa periglio Perinto Petronj piè piede poema poeta ponte porta poscia Potta quivi Renoppia riviera rotta s'era saetta Salinguerra scherzo schiera scudo sdegno Secchia Rapita Canto seco sella signor sovra spada strigne Tassoni Secchia Rapita tenea terra Titta tosto trombe trovar valore vede vento Vigonza vizj Voluce
Popular passages
Page 55 - Pallade sdegnosetta e fiera in volto venia su una chinea di Bisignano, succinta a mezza gamba, in un raccolto abito mezzo greco e mezzo ispano...
Page 191 - A questa Apollo già fé' privilegi che rimanesse incontro al tempo intatta e che la fama sua con vari fregi eterna fosse in mille carmi fatta; onde i sepolcri de...
Page 49 - Ancor dopo tant'anni e tanti lustri il suo nome primier conserva e tiene; furon già stagni e valli ime e palustri, or son campagne arate e piagge amene: non han però gli agricoltori industri tutte asciugate ancor le natie vene; ma vi son fondi di perpetui umori, che sogliono abitar pesci canori.
Page 55 - Saturno, ch'era vecchio e accatarrato e s'avea messo dianzi un serviziale, venia in una lettiga riserrato che sotto la seggetta avea il pitale. Marte sopra un cavallo era montato che facea salti fuor del naturale; le calze a tagli, e '1 corsaletto indosso, e nel cappello avea un pennacchio rosso. 34 Ma la dea de le biade e '1 dio del vino venner congiunti e ragionando insieme: Nettun, si fé...
Page 27 - Modana siede in una gran pianura, che da la parte d'austro e d'occidente cerchia di balze e di scoscese mura del selvoso Apennin la schiena algente; Apennin ch'ivi tanto...
Page 56 - A l'apparir del re surse repente da i seggi eterni l' immortal senato; e chinò il capo umile e riverente, fin che nel trono eccelso ei fu locato. Gli sedea la Fortuna in eminente loco a sinistra, ed a la destra il Fato; la Morte e '1 Tempo gli facean predella, e mostravan d'aver la cacarella. 41 43 Girò lo sguardo intorno, onde sereno si fe...
Page 56 - Dell'Oceano a suoi divini accenti. Ei cominciò dal dì, che fu ripieno " Di topi il mondo, e di ranocchi spenti, E narrò le battaglie ad una ad una, Che ne
Page 28 - Chi si mise una scarpa e una pianella, e chi una gamba sola avea calzata; chi si vesti a rovescio la gonnella, chi cambiò la camicia con l'amata; fu chi prese per targa una padella, e un secchio in testa in cambio di celata; e chi con un roncone e la corazza corse bravando e minacciando in piazza.
Page 54 - Giove fe' sapere i mali che d'una secchia era per trar la sorte. Giove che molto amico era ai mortali e d'ogni danno lor si dolea forte, fe' sonar le campane del suo impero ea consiglio chiamar gli dèi d'Omero.