Studj di filologia italianaTipografia del Giornale di Sicilia, 1877 - 598 pages |
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abbia alcuno allora altre anzi appunto avesse avrebbe bella bene buona canto capo caso certo ch'è ché chiama colla comune conto cotesta credere Dante dare dato dell'uso destro dice dire diritta discorso esempio esso Fanfani fanno fare fece fermo filologo fiorentino Firenze forma giorno Giusti grammatici gran guardi Infatti innanzi intendere inteso invece ITALIANA l'altro l'uso lasci latino leggere lettera lettere libri lingua luna lunga luogo male manco maniera mano medesimo meglio mente mettere mondo monte natura naturale nome Note nulla nuovo opera pare parlare parole passo pensi pigliare poco poeta popolo possa posto potuto pronunzia proposito proprio prova publico punto pure ragione regola salire sapere sarebbe scritto scrittori scrivere segue senso sentito Signore stampa tenere testé Toscana toscano troppo trovare uomo vale vedere venuto verità vero verso vivo VOCABOLARIO vocabolo voce voci voglia volta volte voluto vuole
Popular passages
Page 478 - Come le pecorelle escon del chiuso 80 a una, a due, a tre, e l'altre stanno timidette atterrando l'occhio e '1 muso; e ciò che fa la prima, e l'altre fanno, addossandosi a lei, s'ella s'arresta, semplici e quete, e lo 'mperché non sanno...
Page 447 - El s' appellava in terra il sommo Bene Onde vien la letizia che mi fascia : Eloi si chiamò poi; e ciò conviene: Che 1' uso de' mortali è come fronda In ramo che sen va, ed altra viene '. Nel monte che si leva più dall...
Page 22 - Ma io , perché venirvi? o chi '1 concede? Io non Enea, io non Paolo sono : Me degno a ciò , né io , né altri crede. Perché se del venire i' m'abbandono, Temo che la venuta non sia folle , Se' savio, e intendi me' ch' i
Page 25 - Quando di carne a spirto era salita, e bellezza e virtù cresciuta m'era, fu' io a lui men cara e men gradita; e volse i passi suoi per via non vera, imagini di ben seguendo false, che nulla promission rendono intera.
Page 536 - ... stesso e poi degli altri il male — . Ecco un altro che grida : — Tutto il mondo è corrotto; bisogna metter sotto quello che sta di sopra, e rovesciare le leggi, il governare; non è che il mio sistema che il possa render sano — Credete al primo; l'altro è un ciarlatano...
Page 50 - Tanto giù cadde, che tutti argomenti Alla salute sua eran già corti, Fuor che mostrargli le perdute genti. Per questo visitai l'uscio de' morti, Ed a colui che l'ha quassù condotto Li prieghi miei piangendo furon pòrti.
Page 26 - ... aspetto divino alla quale la propria virtù non può salire se non è dal divino lume aiutata : e questa pel paradiso celestiale s'in'.ende.
Page 520 - ... infiniti pericoli e danni. E quando la sorte fa che il popolo non abbi fede in alcuno, come qualche volta occorre, sendo stato ingannato per lo addietro o dalle cose o dagli uomini, si viene alla rovina di necessità.
Page 51 - Voi dite, ed io farò per quella pace, Che, dietro ai piedi di sì fatta guida, Di mondo in mondo cercar mi si face.
Page 34 - Che troppo avrà d' indugio nostra eletta ' : Poi fisamente al sole gli occhi porse : Fece del destro lato al muover centro , E la sinistra parte di se torse. O dolce lume, a cui fidanza io entro Per lo nuovo cammin , tu ne conduci , Dicea, come condur si vuol quinc' entro : Tu scaldi '1 mondo, tu sovr' esso luci; S' altra cagione in contrario non pronta2, Esser den sempre li tuoi raggi duci.