La Gerusalemme liberata: Col riscontro della Conquistata

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alla Minerva, 1828
 

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Popular passages

Page 43 - Mentre egli il suon de' sacri detti sciolse, Colei di gioia trasmutossi, e rise : E in atto di morir lieto e vivace, Dir parea ; S' apre il cielo ; io vado in pace. D' un bel pallore ha il bianco volto asperso, Come a...
Page 53 - Ma quando il sol gli aridi campi fiede Con raggi assai ferventi, e in alto sorge; Ecco apparir Gerusalem si vede , Ecco additar Gerusalem si scorge, Ecco da mille voci unitamente Gerusalemme salutar si sente. IV. Cosi di naviganti audace stuolo Che mova a ricercar estranio lido , E in mar dubbioso e sotto ignoto polo Provi l...
Page 100 - Muoiono le città, muoiono i regni, copre i fasti e le pompe arena ed erba, e l'uom d'esser mortal par che si sdegni: oh nostra mente cupida e superba!
Page 147 - 1 suo stellato velo chiaro spiegava e senza nube alcuna, e già spargea rai luminosi e gelo di vive perle la sorgente luna. L'innamorata donna iva co 'l cielo le sue fiamme sfogando ad una ad una, e secretari del suo amore antico fea i muti campi e quel silenzio amico.
Page 58 - Esce allor de la selva un suon repente, che par rimbombo di terren che treme; e '1 mormorar de gli austri in lui si sente, e '1 pianto d'onda che fra scogli geme. Come rugge il leon, fischia il serpente, come urla il lupo, e come l'orso freme v'odi, e v'odi le trombe, e v'odi il tuono: tanti e sì fatti suoni esprime un suono.
Page 43 - Poco quindi lontan nel sen del monte scaturia mormorando un picciol rio. Egli v'accorse e l'elmo empiè nel fonte, e tornò mesto al grande ufficio e pio.
Page 31 - 1 vulgo uscì soletta, non coprì sue bellezze, e non l'espose; raccolse gli occhi, andò nel vel ristretta, con ischive maniere e generose. Non sai ben dir s'adorna, o se negletta: se caso od arte il bel volto compose; di natura, d'Amor, de' cieli amici le negligenze sue sono artifici.
Page 115 - Nel tronco istesso e tra l'istessa foglia sovra il nascente fico invecchia il fico; pendono a un ramo, un con dorata spoglia, l'altro con verde, il novo e...
Page 63 - E trarne un suon che flebile concento Par d'umani sospiri e di singulti; «^ ' E un non so che confuso instilla al core Di pietà, di spavento e di dolore. 41 Pur tragge alfin la spada, e con gran forza Percote l
Page 231 - Giace il cavallo al suo signore appresso : Giace il compagno appo il compagno estinto : Giace il nemico appo il nemico; e spesso Sul morto il vivo, il vincitor sul vinto. Non v

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