La Gerusalemme liberata: Col riscontro della Conquistataalla Minerva, 1828 |
Common terms and phrases
Adrasto äíta Aladino albergo alfin allor anco aprica Argante Armida avea Caggiono Califfo campo canto canto quarto cavalier celeste ch'a ch'al ch'è ch'io Chè che'l ciel Circasso Clorinda colpo Conq d'alto d'Egitto destra destrier dicea dolce duce fero feroce ferro fiamma foco Franchi fugge furor genti Gerusalemme GERUSALEMME LIBERATA gira gloria Goffredo gran grido Guelfo guerra guerrier guisa indi intanto invitto Ismeno l'alma l'altro l'arme l'onde lascia lido lieto loco lume lunge medesmo mille mira monte morte mostra mura nemico Norandin novo occhi omai onor Palestina passo percosse periglio petto piaga pianto piè poema ponno poscia preghi pria primiero pugna Quinci Quivi Raimondo regno Riccardo Rinaldo rüine säetta sangue sanguigno scudo sdegno securo selva signor Solimano sovra spada spirto spoglie stuol suon superba Tancredi Tasso terra torre tosto trombe tronco turba Ucciso usbergo vede vittoria volve
Popular passages
Page 43 - Mentre egli il suon de' sacri detti sciolse, Colei di gioia trasmutossi, e rise : E in atto di morir lieto e vivace, Dir parea ; S' apre il cielo ; io vado in pace. D' un bel pallore ha il bianco volto asperso, Come a...
Page 53 - Ma quando il sol gli aridi campi fiede Con raggi assai ferventi, e in alto sorge; Ecco apparir Gerusalem si vede , Ecco additar Gerusalem si scorge, Ecco da mille voci unitamente Gerusalemme salutar si sente. IV. Cosi di naviganti audace stuolo Che mova a ricercar estranio lido , E in mar dubbioso e sotto ignoto polo Provi l...
Page 100 - Muoiono le città, muoiono i regni, copre i fasti e le pompe arena ed erba, e l'uom d'esser mortal par che si sdegni: oh nostra mente cupida e superba!
Page 147 - 1 suo stellato velo chiaro spiegava e senza nube alcuna, e già spargea rai luminosi e gelo di vive perle la sorgente luna. L'innamorata donna iva co 'l cielo le sue fiamme sfogando ad una ad una, e secretari del suo amore antico fea i muti campi e quel silenzio amico.
Page 58 - Esce allor de la selva un suon repente, che par rimbombo di terren che treme; e '1 mormorar de gli austri in lui si sente, e '1 pianto d'onda che fra scogli geme. Come rugge il leon, fischia il serpente, come urla il lupo, e come l'orso freme v'odi, e v'odi le trombe, e v'odi il tuono: tanti e sì fatti suoni esprime un suono.
Page 43 - Poco quindi lontan nel sen del monte scaturia mormorando un picciol rio. Egli v'accorse e l'elmo empiè nel fonte, e tornò mesto al grande ufficio e pio.
Page 31 - 1 vulgo uscì soletta, non coprì sue bellezze, e non l'espose; raccolse gli occhi, andò nel vel ristretta, con ischive maniere e generose. Non sai ben dir s'adorna, o se negletta: se caso od arte il bel volto compose; di natura, d'Amor, de' cieli amici le negligenze sue sono artifici.
Page 115 - Nel tronco istesso e tra l'istessa foglia sovra il nascente fico invecchia il fico; pendono a un ramo, un con dorata spoglia, l'altro con verde, il novo e...
Page 63 - E trarne un suon che flebile concento Par d'umani sospiri e di singulti; «^ ' E un non so che confuso instilla al core Di pietà, di spavento e di dolore. 41 Pur tragge alfin la spada, e con gran forza Percote l
Page 231 - Giace il cavallo al suo signore appresso : Giace il compagno appo il compagno estinto : Giace il nemico appo il nemico; e spesso Sul morto il vivo, il vincitor sul vinto. Non v