Il secolo di Dante: commento storico necessario all'intelligenza della Divina commedia, Volume 1

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Presso Ricordi e compagno, 1830
 

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Page 222 - In quella parte della terra prava Italica, che siede intra Rialto E le fontane di Brenta e di Piava, Si leva un colle, e non surge molt' alto, Là onde scese già una facella, Che fece alla contrada grande assalto.
Page 289 - Che , per 1" effetto de' suo' ma' pensieri , Fidandomi di lui , io fossi preso E poscia morto, dir non è mestieri. Però quel che non puoi avere inteso, Cioè come la morte mia fu cruda, Udirai e saprai se m
Page 441 - Poi si rivolse, e parve di coloro Che corrono a Verona il drappo verde Per la campagna; e parve di costoro Quegli che vince e non colui che perde. C 'Sn CANTO ttECIMOSESTO .„. vTià era in loco ove s' udia il rimbombo Dell' acqua che cadea nell' altro giro, Simile a quel che 1
Page 319 - Cephas, e venne il gran vasello Dello Spirito Santo, magri e scalzi, Prendendo il cibo di qualunque ostello. Or voglion quinci e quindi chi rincalzi Li moderni pastori, e chi li meni, Tanto son gravi, e chi diretro gli alzi. Copron dei manti loro i palafreni, Sì che due bestie van sott' una pelle : O pazienza, che tanto sostieni! A questa voce vid' io più fiammelle Di grado in grado scendere e girarsi, Ed ogni giro le facea più belle.
Page 319 - In co' del ponte presso a Benevento, Sotto la guardia della grave mora. Or le bagna la pioggia e move il vento Di fuor dal regno, quasi lungo il Verde, Ove le trasmutò a lume spento.
Page 297 - Ma perch'io non proceda troppo chiuso, Francesco e Povertà per questi amanti Prendi oramai nel mio parlar diffuso. La lor concordia ei lor lieti sembianti, Amore e maraviglia e dolce sguardo Faceano esser cagion de' pensier santi ; Tanto che il venerabile Bernardo Si scalzò prima, e dietro a tanta pace Corse, e correndo gli parv
Page 163 - Ch' avrà in te sì benigno riguardo Che del fare e del chieder, tra voi due, Fia primo * quel che tra gli altri è più tardo.
Page 269 - Le donne, ei cavalier, gli affanni, e gli agi, Che ne 'nvogliava amore e cortesia La dove i cuor son fatti si malvagi.
Page 289 - Iliade sono procacciate per forza d' arte al tutto contraria. Omero, non che inframmettersi pur una volta fra gli spettatori e gli attori, dileguasi come se volesse far apparire il poema caduto dal ciclo ; e ove mai ne fa cenno, diresti che intenda di rammentare che non é opera d
Page 282 - Qualis spelunca subito commota columba, Cui domus et dulces latebroso in pumice nidi, Fertur in arva volans, plausumque exterrita pennis 215 Dat tecto ingentem, mox aere lapsa quieto Radit iter liquidum, celeres neque commovet alas : Sic Mnestheus, sic ipsa fuga secat ultima Pristis Aequora, sic illam fert impetus ipse volantem.

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