Iliade di OmeroPirotta, 1847 |
Contents
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Common terms and phrases
Achei Achille Achivi Agamennone Ajace alfine allor amico anco Antiloco Apollo Argivi Atride auriga avea battaglia bellicoso cadde campo caro carro cavalli ch'io chè chiome cielo cittade cocchio coll'asta colla compagni consorte corridori corsieri costui d'Achille dardanie destrieri diè diletto Diomede divina dolce duce Ecuba Enea eroi Ettór Ettore ferito ferro fiero figlio figliuol forte forza fuga fuggir ginocchia Giove Giuno Giunon gran Greci grido guerrieri Idomenéo ILIADE Indi intanto intorno l'alma l'altro l'armi l'asta l'Atride l'eroe l'ira lancia Licaon Licj lido lungi Marte medesmo Menelao Menézio Merion mezzo Minerva mortali morte mura navi nemico Néstore Nettunno numi orrendo padre Paride Pátroclo Peléo Pelíde percosse perocchè petto piè piede Polidamante polve poscia prego pria Priamo primiero prodi pugna ratto rispose sangue Sarpedonte scudo strage strale Telamonio Teucri Tidíde tosto trafitto Troja Trojani turba ucciso Ulisse valor veglio veloce Vincenzo Monti
Popular passages
Page 35 - Giornale, perché per la maggior parte sono in proposito della lingua, che in Italia è, come si dice, la materia del giorno; e non si può negare che il giorno in Italia non sia lungo.
Page 181 - D'altra parte nel fòro una gran turba Convenir si vedea. Quivi contesa Era insorta fra due che d'un ucciso Piativano la multa: un la mercede Già pagata asseria; l'altro negava. Finir davanti a un arbitro la lite Chiedeano entrambi, ei testimon produrre. In due parti diviso era il favore Del popolo fremente, ei banditori Sedavano il tumulto. In sacro circo Sedeansi i padri su polite pietre; E, dalla mano degli araldi preso 11 suo scettro ciascun, con questo in pugno Sorgeano, e l'uno dopo l'altro...
Page 50 - Al mutar de' gran passi; ed ei simile A fosca notte giù venia. Piantossi Delle navi al cospetto: indi uno strale Liberò dalla corda, ed un ronzio Terribile mandò l'arco d'argento.
Page 49 - Cantami, o Diva, del Pelide Achille L'ira funesta, che infiniti addusse Lutti agli Achei, molte anzi tempo all'Orco Generose travolse alme d'eroi, E di cani e d'augelli orrido pasto Lor salme abbandonò (così di Giove L'alto consiglio s'adempia), da quando Primamente disgiunse aspra contesa II re de' prodi Atride e il divo Achille. E qual de
Page 190 - Abbracciando i ginocchi e supplicando; Pigliami vivo, Atride; e largo prezzo Del mio riscatto avrai. Figlio son io Di ricco padre, e gran conserva ei tiene D'auro, di rame e di foggiato ferro. Di questi largiratti il padre mio Molti doni , se vivo egli mi sappia Nelle argoliche navi. — A questo prego Già dell'Atride il cor si raddolcìa, Già dilavalo al servo, onde alle navi L' adducesse ; quand' eceo Agamennóne Che a lui ne corre minaccioso e grida ; Debole Menelao ! e qual ti prende De...
Page 206 - Ad esser forte, ed a volar tra' primi Negli acerbi conflitti alla tutela Della paterna gloria e della mia. Giorno verrà, presago il cor mei dice, Verrà giorno che il sacro iliaco muro E Priamo e tutta la sua gente cada. Ma né de...
Page 208 - Or ti rincasa, e a' tuoi lavori intendi, Alla spola, al pennecchio, e delle ancelle Veglia su l'oprei ; ea noi, quanti nascemmo Fra le dardanie mura, a me primiero Lascia i doveri dell'acerba guerra. : . ' Raccolse al terminar di questi accenti, L'elmo dal suolo il generoso Ettorre, E muta alla magion la via riprese L'amata donna, riguardando indietro, E amaramente lagrimando. Giunta Agli ettorei palagi, ivi raccolte Trovò le ancelle, e le commosse al pianto.
Page 204 - Teucri la rotta, la meschina corre verso le mura a simiglianza di forsennata, e la fedel nutrice col pargoletto in braccio l'accompagna. Finito non avea queste parole la guardiana, che veloce Ettorre dalle soglie si spicca, e ripetendo...
Page 208 - ... seno. Di secreta pietà l'alma percosso riguardolla il marito, e colla mano accarezzando la dolente: Oh! disse, diletta mia, ti prego; oltre misura non attristarti a mia cagion. Nessuno...
Page 182 - Parean vivi , e traean de' loro uccisi I cadaveri in salvo alternamente. Vi sculse poscia un morbido maggese Spazioso , ubertoso e che tre volte Del vomero la piaga avea sentito. Molti aratori lo venìan solcando, E sotto il giogo in questa parte e in quella Stimolando i giovenchi. E come al capo Giungean del solco , un uom che giva in volta, Lor ponea nelle...