Antologia: giornale di scienze, lettere e arti, Volume 8Gian Pietro Vieusseux G. P. Vieusseux, 1822 |
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11 sera abitanti acque Adda Agadez alcuni altre anco antichi Arabi arti assai autore avea bagni belle Bilma buon Burnù Cairo calcario Calma 7 mat cammelli Cascenah certo cielo città codice cognizione colla coloro commercio conoscere corpo costumi credere diatesi dice dire Djaliba Djennè Dongola dotti Egitto Elpenore erano Erodoto Etiopia Ezechiele Fezzan fiume forma furono giorni gran Greci Haussa Igrometro illirico istoria italiana Kanem leggi lettere lingua lungo luogo maggior Mamelucchi maraviglia Marocco materia medesimo medico mente metodi mezzo mezzog miglia Monte-Catini monti natura nazioni negozianti negri Niger Nilo nome nuovo oggetto opera osservazioni paese parlare parola passa Petrarca pietra popolo possono potuto principio pubblica pure ragione Rosa Bini scienze Scir scrittori secolo sembra sera 28 Sereno Sheygya sordo-mutità sordo-muto sorgenti Soudan stabilimenti tale Tombuctù Toscana tratto Tripoli trovano Tsadi uomini vedere Ventic verso viaggiatori viaggio Waddington zione
Popular passages
Page 322 - L' una vegghiava a studio della culla, E consolando usava l' idioma, Che pria li padri e le madri trastulla : L' altra traendo alla rocca la chioma, Favoleggiava con la sua famiglia De' Troiani, e di Fiesole, e di Roma.
Page 429 - Sempre natura, se fortuna trova discorde a sé, com'ogni altra semente fuor di sua region, fa mala prova. E se '1 mondo là giù ponesse mente al fondamento che natura pone, seguendo lui, avria buona la gente. Ma voi torcete a la religione tal che fia nato a cignersi la spada, e fate re di tal ch'è da sermone: onde la traccia vostra è fuor di strada ». 33 3 9015 04214 2904 P.
Page 44 - Della beltà che m'have il cor conquiso. Ma certo il mio Simon fu in Paradiso , Onde questa gentil Donna si parte ; Ivi la vide , e la ritrasse in carte , Per far fede quaggiù del suo bel viso.
Page 124 - A me vegga i miglior di me sommessi. l'ale costui favella e chi del vero E del falso il valor con imprudente Norma somiglia e folle si confida Farsi al volgo mirabile co' rai Di mendicata luce. A par di linee Vede acuto la plebe , e dopo il vano Bagliore sa spiar la torpid...
Page 343 - ... miei meriti , ma come dono della sua liberalità : e quella medesima azione , che da lui fosse proceduta , come giusta e come grata da me fosse gradita, come cortese e come liberale...
Page 367 - Petrarca: il cui stile ha in oltre (io non parlo qui solo delle canzoni amorose, ma anche singolarmente e nominatamente delle tre liriche: O aspettata in del beata e bella, Spirto gentil che quelle membra reggi, Italia mia ec.) ha una semplicità e candidezza sua propria, che però si piega e si accomoda mirabilmente alla no...
Page 344 - ... del mio stato ; fu vinta finalmente quella infinita mia pazienza , e lasciando i libri , e le scritture mie, dopo la servitù di tredici anni, continuata con infelice costanza, me ne partii quasi nuovo Biante, e me n'andai a Mantova , ove fu proceduto meco co
Page 345 - ... incontra , che sebbene per questa mia infermità potessi trascorrere in alcuna leggerezza , nondimeno per immaginazione alcuna , ancorché di morte crudelissima, non mi lascierò trasportare ad atto...
Page 348 - ... avere non che approvare, ma che riprovare, proponete a me dubbio di filosofia civile, da altri, come voi stesso affermate,, proposto, e da altri soluto.1 Il dubbio fu : « Qual sia migliore, la Republica o il » Principato, che vogliam dirlo, perfetto e non durabile, o » il men perfetto, che possa lungamente conservarsi.
Page 342 - ... del riconoscimento, e ricompensando con favori e con comodi tutti i disprezzi e tutti i disagi , che per sua mala informazione o per altrui pessima natura avea sopportali. Della qua! sua deliberazione io avvedutomi , sebben molto mi compiacqui della buona volontà , non mi compiaceva però dell...