Storia della Repubblica di Siena

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G. Landi, 1856
 

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Page 93 - Come fan li corsar dell' altre schiave. O avarizia, che puoi tu più farne, Poscia e' hai 'l sangue mio a te sì tratto, Che non si cura della propria carne ? Perchè men paia il mal futuro e 'l fatto, Veggio in Alagna entrar lo fiordaliso, E nel vicario suo Cristo esser catto. Veggiolo un' altra volta esser deriso ; Veggio rinnovellar l' aceto e 'l fele ; E tra nuovi ladroni esser anciso.
Page 138 - ... furono succedute le disgrazie di Roma, ed egli ebbe ricuperata la libertà, tenuto fu per profeta, senza che le sue voci avessero prodotto alcun profitto quand'era tempo.
Page 108 - ... sempre fede della sua avversità . E perché vivendo ei non fu inferiore né a Filippo di Macedonia padre di Alessandro , né a Scipione di Roma , ei morì nella età dell
Page 73 - L' antico sangue e 1' opere leggiadre de' miei maggior mi fer si arrogante, che, non pensando alla comune madre, ogni uomo ebbi in dispetto tanto avante ch' io ne mori', come i Sanesi sanno, e sallo in Campagnatico ogni fante. Io sono Omberto : e non pure a me danno superbia fa, che tutti i miei consorti ha ella tratti seco nel malanno. E qui convien ch...
Page 187 - dai Principi Tedeschi, dai suoi Capitani, e da tutto il rimanente « della cavalleria, avanzavasi verso il palazzo, e di già era giunto « fino alla Croce del Travaglio, quando venne impetuosamente at« taccato dalle compagnie del popolo.
Page 187 - sette ore egli difese i suoi trinceramenti , ed in questa lunga « pugna si perdette molta gente da ambe le parti. Più della me...
Page 73 - E qui convien ch'io questo peso porti per lei, tanto che a Dio si sodisfaccia, poi ch'io noi fei tra
Page 188 - Gli occhi di tutto il popolo armato erano verso di lui « rivolti ; egli piangeva , si scusava , ed abbracciava coloro che « lo avvicinavano ; diceva di essere stato tradito dal...
Page 214 - Fausti vestita tutta di bianco come ancor la sua comitiva, con la insigna bianca: nelle loro insegne vi erano ingegnose imprese: io vorrei aver pagato gran cosa ed averne memoria. Questi tre squadroni erano composti di 3000 matrone gentildonne e cittadine. Le armi loro marretti, pali, corbelli e fascine, e con simili arnesi fecero la lor rassegna ed andarono a cominciar le fortificazioni.
Page 214 - Al principio della generosa risoluzione che questo o popolo fece di difendere la sua libertà, tutte le matrone di Siena « si compartirono in tre schiere : della prima era capitanessa la « Sig. Forteguerri che era vestita di pagonazzo, e tutte quelle che « la seguivano slmilmente avendo un abito a guisa di ninfe suc« cinto mostrando gli stivaletti ; la seconda era la 'Sig.

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