Storia della Repubblica di SienaG. Landi, 1856 |
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adunque allora ambasciatori Arezzo armata armi attacco avea Bellanti Camollia Capitan Cardinal Carlo castello cavalli Chiesa città cittadini colla combattere compagnia Comune di Siena congiura Consiglio Conte difesa dimanda dominio dritti Duca di Calabria Duca di Milano ebbe erano eransi erasi esercito fazioni fece Federigo figlio Fiorentini Firenze forza Francesi fuorusciti furono Galeazzo genti Ghibellini Giovanni governo Grosseto Guelfi guerra Imperatore imperiale incominciarono Infatti Intanto l'esercito l'Imperatore lega libertà Lucca Magistrato Malatesta Malavolti mandarono Maremma mezzo minacciata Montalcino Monte Montepulciano morte Napoli nemici Niccolò nobili nuovo Ordine dei Nove ostante pace palazzo Pandolfo Pandolfo Petrucci Papa passò patria Petrucci Piazza del Campo Piccinino Piccolomini Pisa Pisani Pitigliano Poggibonsi Pontefice popolo porta potenza potere prese prigionieri pubblica quivi Re di Napoli Repubblica di Firenze Repubblica di Siena ribelli Riformatori rinnuovare Salimbeni Senesi Signoria soccorso soldati Spagnoli spediva Strozzi Talamone tentare Tolomei tornarono Toscana trovarono truppe Veneziani vettovaglie Visconti
Popular passages
Page 93 - Come fan li corsar dell' altre schiave. O avarizia, che puoi tu più farne, Poscia e' hai 'l sangue mio a te sì tratto, Che non si cura della propria carne ? Perchè men paia il mal futuro e 'l fatto, Veggio in Alagna entrar lo fiordaliso, E nel vicario suo Cristo esser catto. Veggiolo un' altra volta esser deriso ; Veggio rinnovellar l' aceto e 'l fele ; E tra nuovi ladroni esser anciso.
Page 138 - ... furono succedute le disgrazie di Roma, ed egli ebbe ricuperata la libertà, tenuto fu per profeta, senza che le sue voci avessero prodotto alcun profitto quand'era tempo.
Page 108 - ... sempre fede della sua avversità . E perché vivendo ei non fu inferiore né a Filippo di Macedonia padre di Alessandro , né a Scipione di Roma , ei morì nella età dell
Page 73 - L' antico sangue e 1' opere leggiadre de' miei maggior mi fer si arrogante, che, non pensando alla comune madre, ogni uomo ebbi in dispetto tanto avante ch' io ne mori', come i Sanesi sanno, e sallo in Campagnatico ogni fante. Io sono Omberto : e non pure a me danno superbia fa, che tutti i miei consorti ha ella tratti seco nel malanno. E qui convien ch...
Page 187 - dai Principi Tedeschi, dai suoi Capitani, e da tutto il rimanente « della cavalleria, avanzavasi verso il palazzo, e di già era giunto « fino alla Croce del Travaglio, quando venne impetuosamente at« taccato dalle compagnie del popolo.
Page 187 - sette ore egli difese i suoi trinceramenti , ed in questa lunga « pugna si perdette molta gente da ambe le parti. Più della me...
Page 73 - E qui convien ch'io questo peso porti per lei, tanto che a Dio si sodisfaccia, poi ch'io noi fei tra
Page 188 - Gli occhi di tutto il popolo armato erano verso di lui « rivolti ; egli piangeva , si scusava , ed abbracciava coloro che « lo avvicinavano ; diceva di essere stato tradito dal...
Page 214 - Fausti vestita tutta di bianco come ancor la sua comitiva, con la insigna bianca: nelle loro insegne vi erano ingegnose imprese: io vorrei aver pagato gran cosa ed averne memoria. Questi tre squadroni erano composti di 3000 matrone gentildonne e cittadine. Le armi loro marretti, pali, corbelli e fascine, e con simili arnesi fecero la lor rassegna ed andarono a cominciar le fortificazioni.
Page 214 - Al principio della generosa risoluzione che questo o popolo fece di difendere la sua libertà, tutte le matrone di Siena « si compartirono in tre schiere : della prima era capitanessa la « Sig. Forteguerri che era vestita di pagonazzo, e tutte quelle che « la seguivano slmilmente avendo un abito a guisa di ninfe suc« cinto mostrando gli stivaletti ; la seconda era la 'Sig.