Opere, raccolte e pubbl. dal professore F. Mocchetti, Volume 3

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Page 268 - Apostolo Zeno ogni altro pregio poetico , quello di aver dimostrato con felice successo , che il nostro melodramma, e la ragione non sono enti incompatibili , come con tolleranza , anzi con applausi del pubblico parea che credessero quei poeti , eh...
Page 39 - Abitar case , che regal cittade , Dove tartarea Erinni agita e scote Fiaccole e spade. Dove licenza popolar s'ammanta Di libertade , ed ogni dritto è muto , Dove il pugnai , non la virtù si vanta Del ferreo Bruto. Sulla fronte del veglio a queste note Nube di doglia il bel seren coverse, E di furtive stille ambe le gote Alquanto asperse. Ma qual fra rotti nembi Iride al sole Rifolgorò 1...
Page 39 - Dove il pugnal , non la virtù si vanta Del ferreo Bruto. Sulla fronte del veglio a queste note Nube di doglia il bel seren coverse, E di furtive stille ambe le gote Alquanto asperse. Ma qual fra rotti nembi Iride al sole Rifolgorò l'antico riso, e fabro Fu di queste pennigere parole Ii facil labro : Arcadia bella oltra il centesim...
Page 304 - Quatuor hie invectus equis et lampada quassans Per Graium populos mediaeque per Elidis urbem Ibat ovans, divumque sibi poscebat honorem, Demens ! qui nimbos et non imitabile fulmen 59° Acre et cornipedum pulsu simularet equorum. At pater omnipotens densa inter nubila telum Contorsit, non ille faces nee fumea taedis Lumina, praecipitemque immani turbine adegit.
Page 112 - Delia la vergine pudica, 15 or fia più cara a Venere, del dolce riso amica. Torna alle selve, o Delia. se di veder ti duole tolta costei dal novero 20 di chi t'adora e cole.
Page 40 - Erra lo stuolo de' miglior poeti , Onde fu domo il tumido secento, E fur di riso l' Achilli ni , e il Preti Lungo argomento. Raro è quei, che per molta aura febea S' alza da valli paludose ed ime , E a toccar giunge della rupe Ascrea L'ultime cime. Giova però che il vasto aere leggiero Tentino molti con diverse penne; Felice quei che il dedaleo sentiero Sicuro tenne. Nuova il Dirceo Cimante ora diffuse Gloria sul custodito Arcade gregge; I1 supremo favor l
Page 42 - S' è ver che gli usi, e le solerti cure, E il lungo vigilar serene notti Seguon sotterra oltre le tombe oscure L' alme de' dotti , Varca pur l'onda che non ha ritorno, Saggio Neralbo ; un nuovo sol ti splende, E in taciti recessi ermo soggiorno Di la ti attende.
Page 55 - E d' immortali penne Moltissimo candore indi spiegò. A poche alme , cui furono Gli Dei cortesi e il Fato, Non sotto il peso gemere Di nostre spoglie è dato, E lieve e schietta umanità vestir ; Quinci per gli atti ingenui, E le parole altere Tanta da lor tralucere Suoi delle patrie sfere Virtù possente i cori altrui rapir. L...
Page 51 - E ne' silenzi de la notte udrai Squillo di trombe e di destrier nitrito ; Ch'ivi pugnano ancor l'ombre sdegnose De' persi arcieri e degli astati achei. Un cippo a...
Page 51 - Col nuovo gregge andrai di Maratona a spaziar sul lito, e ne' silenzi della notte udrai squillo di trombe e di destrier nitrito, ch'ivi pugnano ancor l'ombre sdegnose de' Persi arcieri, e degli astati Achei.

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