Napoli nella Fine del XVIII secolo

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Avallone, 1877 - 307 pages
 

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Page 236 - E' fama , che dal fulmine percosso , E non estinto, sotto a questa mole Giace il corpo d' Encelado sirperbo: E che quaudo per duolo, e per lassezza Ei si travolve , o sospirando anela Si scuote il monte , e la Trinacria tutta; E...
Page 122 - Appena l'uomo si rizza e guarda alla sola bocca della caverna che le da la luce vede una maraviglia d'un color di zaffiro fulgidissimo che tutto abbella le acque come se fossero gemme azzurre che brillano e scintillano sotto la stupita pupilla. Un andare , un venire , un sorgere, un calare di quel flutto celeste, che sprizza berilli e turchinette e prasme lucentissime e chiare come i diamanti. Increspamenti di gioie...
Page 122 - ... remi in acqua , si misero dentro lo scuro andito , e puntando poscia colle mani pe' risalti della rupe si furono intromessi nella spelonca, ove aiutarono a rilevarsi a sedere gli alquanto sbigottiti navigatori. Volge la grotta a guisa di tempio quasi rotondo, e la riempie il mare sì fattamente che non vi lascia nè orlicelo asciutto , nè niun risalto di sasso o falda muscosa che si levi fuori dell'onda, ma a guisa di conca , o di vivaio e peschiera è tutta mare. Appena l...
Page 241 - ... opima tauris colla, tot lacus, tot amnium fontiumque ubertas totam eam perfundens, tot maria, portus, gremiumque terrarum commercio patens undique et tamquam iuvandos ad mortales ipsa avide in maria procurrens!
Page 123 - ... sin sotto le mura ciclopee, che qui e colà mostrano ancora gli enormi petroni delle prische cortine ; instaurate poscia dai Romani e per ultimo dagli Aragonesi. Dall'altra mano il dosso di quel monte, dopo lo spazio della città...
Page 22 - ... commuoversi, di entusiasmarsi per ogni gentile e generosa passione, una smania così incessante , uno studio così assiduo di levarsi un po...
Page 122 - ... fulgidissimo che tutto abbella le acque come se fossero gemme azzurre che brillano, e scintillano sotto la stupita pupilla. Un andare , un venire , un sorgere, un calare di quel flutto celeste , che sprizza berilli e prassi e turchinette e prasme lucentissime e chiare come i diamanti. Increspamenti di gioie aerine , lampeggiamenti di luce d' argento azzurro ripercotono nelle volte , e si rifrangono , e s'intrecciano, e discompongono per tutto l'ambiente aere cristallino della spelonca.
Page 119 - ... spesso dal flutto che ne sprazza le bocche, e ne flagella i cupi e profondi recessi. Ma dalla parte di mezzodì...
Page 237 - Ma quale ohimè fiamma improvvisa io miro » Su quell' erto apparir giogo fumante !

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