Opere di Vincenzo Monti ...: Iliade di Omero, traduzione di Vincenzo MontiPresso G. Resnati, 1840 |
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Acamante Achei Achille Achivi Agamennone Ajace alfine allor amico anco Antíloco Apollo Argivi armi asta Atride auriga avea battaglia bellicoso campo carro cavalli chè cielo città cittade cocchio colla compagni corridori corsieri costui Criseide d'Achille d'Ettore dardanie destrieri diè diletto Diomede divina dolce duce Enea eroe Ettór Ettore ferito ferro fiero figlio figliuol fiume forte forza fuga fuggir Giove Giuno Giunone gran Greci grido guerrieri Idomenéo Iliade Indi intanto intorno l'alma l'altro l'armi l'asta l'Atride l'eroe lancia Licaon Licj madre Marte medesmo Melanippo Menelao Merion Minerva mortali morte mura navi nemico Néstore Nettunno ninfa Neréide numi Olimpo orrendo padre Paride Pátroclo Peléo Pelíde percosse petto piè piede Pilemene Polidamante polve poscia prego pria Príamo primiero prodi pugna ratto rispose sangue Sarpedonte Scamandro scudo strage strale Telamonio Teucri Tidíde tosto Troja Trojani Uccide ucciso Ulisse usbergo veglio veloce Xanto
Popular passages
Page 20 - Ed io pur con eroi son visso un tempo Di voi più prodi, e non fui loro a vile: Ned altri tali io vidi unqua , né spero Di riveder più mai, quale un...
Page 506 - Che agli altri io ceda in battagliar? Non puote A verun patto un solo esser di tutte Arti maestro. Io vel dichiaro, e il fatto Proverà ciò che dico: al mio rivale Spezzerò il corpo, e l'ossa. Abbia vicino Molti assistenti a trasportarlo pronti Fuor della lizza da mie forze domo. Tacque, e tutti ammutiro.
Page 523 - Al re marito, nella man tenendo Di soave licore un aureo nappo, Onde ai numi libasse anzi il partire. Stette avanti ai corsieri , e , Tien , gli disse , Liba , a Giove, e lo prega che ti voglia Dai nemici tornar salvo al tuo tetto, Poiché , malgrado il mio dissenso , hai ferma La tua partenza. Or tu la supplicante Voce innalza ali' idèo Giove nemboso , Che d...
Page 48 - Muse, dell'alto Olimpo abitatrici , Or voi ne dite (che voi tutte, o Dive, Riguardate le cose e le sapete : A noi nessuna è conta, e ne susurra 'Di fuggitiva fama un'aura appena )} Dite voi degli Achivi i condottieri.
Page 310 - Balteo sul petto si distende: e questo Dal colpo lo salvò. Visto uscir vano Ettore il telo , di rabbia fremendo , In securo fra' suoi si ritraea. Mentr1 ei recede, il gran Telamoni'de Ad un sasso, de...
Page 247 - L'alzava il veglio agevolmente. In questo La simile alle Dee presta donzella Pramnio vino versava; indi, tritando Su le spume caprin latte rappreso, E spargendovi sovra un leggier nembo Di candida farina, una bevanda...
Page 417 - Di bellissimo corpo , che saltando Teneansi al carpo delle palme avvi.nti. Queste un velo sottil , quelli un farsetto Ben tessuto vestia , soavemente Lustro qual bacca di palladia fronda. Portano queste al crin belle ghirlande , Quelli aurato trafiere al fianco appeso Da cintola d
Page 240 - Dardo lo scudo traforò} ficcossi Nella corazza, e gli stracciò sul fianco Tutta la pelle: non permise al ferro L'.addentrarsi di più Palla Minerva. Conobbe tosto , che letal non era II colpo Ulisse; e, retrocesso alquanto: Sciagurato, rispose al suo nemico, Or sì cbe morte al varco ti raggiunse. Mi togliesti, egli è vero, il poter oltre Pugnar co...
Page 189 - Così le carni , Automedonte in alto Le sollevava^ e con forbito acciaro Acconciamente le incidea lo stesso Divino Achille, e le infiggea ne
Page 192 - L'onor del prode, e una medesma tomba L'infingardo riceve e l'operoso. Ed io, che tanto travagliai, che a tanti Rischi di Marte la mia vita esposi, Che guadagni , per dio ! che guiderdone Su gli altri ottenni? In vero il meschinello Augel son io, che d'esca i suoi provvede Piccioli implumi, e sé medesmo obblia.