Opere di Vincenzo Monti ...: Iliade di Omero, traduzione di Vincenzo Monti

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Presso G. Resnati, 1840
 

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Page 20 - Ed io pur con eroi son visso un tempo Di voi più prodi, e non fui loro a vile: Ned altri tali io vidi unqua , né spero Di riveder più mai, quale un...
Page 506 - Che agli altri io ceda in battagliar? Non puote A verun patto un solo esser di tutte Arti maestro. Io vel dichiaro, e il fatto Proverà ciò che dico: al mio rivale Spezzerò il corpo, e l'ossa. Abbia vicino Molti assistenti a trasportarlo pronti Fuor della lizza da mie forze domo. Tacque, e tutti ammutiro.
Page 523 - Al re marito, nella man tenendo Di soave licore un aureo nappo, Onde ai numi libasse anzi il partire. Stette avanti ai corsieri , e , Tien , gli disse , Liba , a Giove, e lo prega che ti voglia Dai nemici tornar salvo al tuo tetto, Poiché , malgrado il mio dissenso , hai ferma La tua partenza. Or tu la supplicante Voce innalza ali' idèo Giove nemboso , Che d...
Page 48 - Muse, dell'alto Olimpo abitatrici , Or voi ne dite (che voi tutte, o Dive, Riguardate le cose e le sapete : A noi nessuna è conta, e ne susurra 'Di fuggitiva fama un'aura appena )} Dite voi degli Achivi i condottieri.
Page 310 - Balteo sul petto si distende: e questo Dal colpo lo salvò. Visto uscir vano Ettore il telo , di rabbia fremendo , In securo fra' suoi si ritraea. Mentr1 ei recede, il gran Telamoni'de Ad un sasso, de...
Page 247 - L'alzava il veglio agevolmente. In questo La simile alle Dee presta donzella Pramnio vino versava; indi, tritando Su le spume caprin latte rappreso, E spargendovi sovra un leggier nembo Di candida farina, una bevanda...
Page 417 - Di bellissimo corpo , che saltando Teneansi al carpo delle palme avvi.nti. Queste un velo sottil , quelli un farsetto Ben tessuto vestia , soavemente Lustro qual bacca di palladia fronda. Portano queste al crin belle ghirlande , Quelli aurato trafiere al fianco appeso Da cintola d
Page 240 - Dardo lo scudo traforò} ficcossi Nella corazza, e gli stracciò sul fianco Tutta la pelle: non permise al ferro L'.addentrarsi di più Palla Minerva. Conobbe tosto , che letal non era II colpo Ulisse; e, retrocesso alquanto: Sciagurato, rispose al suo nemico, Or sì cbe morte al varco ti raggiunse. Mi togliesti, egli è vero, il poter oltre Pugnar co...
Page 189 - Così le carni , Automedonte in alto Le sollevava^ e con forbito acciaro Acconciamente le incidea lo stesso Divino Achille, e le infiggea ne
Page 192 - L'onor del prode, e una medesma tomba L'infingardo riceve e l'operoso. Ed io, che tanto travagliai, che a tanti Rischi di Marte la mia vita esposi, Che guadagni , per dio ! che guiderdone Su gli altri ottenni? In vero il meschinello Augel son io, che d'esca i suoi provvede Piccioli implumi, e sé medesmo obblia.

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