Il mio esilio: memorieAndreola-Medesin, 1872 - 286 pages |
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14 Giugno 20 Maggio 22 Agosto 29 Dicembre Addio alcuni giorni ALESSIO POZZAN amici anco Aprile assai Austria austriache avete avrei Balbo BIANCA REBIZZO bisogno Bologna buono carissima Gianna Carlo Alberto caro casa causa italiana certo ch'è chè città colla conforto costi cotesta credo cuore ec d'Italia d'onde desiderio dico dirvi discorso effetto famiglia febbrajo fece forza FRANCESCA PASQUALI Gennajo Genova GIANNA MOSTI FERRARA GIUSEPPE MANFREDINI Governo guisa intorno italiani JACOPO VISENTINI VENEZIA lasciate lettera lettere lira toscana lunga luogo maggior mando medesimo mente mesi Ministero motivo niun notizie nuove omai Onigo papa parlare pensare pensiero peranco persone Piemonte piemontese Pio IX poco popolo poscia posso potuto prego presto prova provincie venete Ravenna Recchi ricevuta ricordarmi ricordatemi ringrazio saluti sapere sarà sciagura scrissi scritto scrivere scrivetemi sentimento Signore spero stra studj Taparelli Teresina Tipaldo Torino trovo uomini valigia vedere voglio vorrei
Popular passages
Page 191 - Ciel per padre eletto: La quale, e il quale (a voler dir lo vero) Fur stabiliti per lo loco santo, U' siede il successor del maggior Piero.
Page 192 - Veggiolo un' altra volta esser deriso ; Veggio rinnovellar l' aceto e il fele, E tra vivi ladroni esser anciso. Veggio il nuovo Pilato sì crudele, Che ciò nol sazia, ma, senza decreto, Porta nel tempio le cupide vele. O Signor mio, quando sarò io lieto A veder la vendetta, che, nascosa, Fa dolce l'ira tua nel tuo segreto? Ciò ch...
Page 195 - Col pastorale, e l' un con l' altro insieme Per viva forza mal convien che vada ; Perocchè, giunti, l' un l' altro non teme. Se non mi credi, pon mente alla spiga, Ch' ogni erba si conosce per lo seme.
Page 192 - Veggio in Alagna entrar lo fiordaliso , E nel Vicario suo Cristo esser catto. Veggiolo un' altra volta esser deriso : Veggio rinnovellar l'aceto e '1 fele , E tra vivi ladroni essere anciso.
Page 194 - Ahi, Costantin, di quanto mal fu maire, Non la tua conversion, ma quella dote, Che da te prese il primo ricco Patre...
Page 173 - Grida il Gioberti, che tu se' una rapa - se tutta non ti dai in braccio al papa ; - e il Balbo grida : Dai Tedeschi lurchi - liberar non ti...
Page 195 - Soleva Roma, che il buon mondo feo, Duo Soli aver, che l'una e l'altra strada Facèn vedere, e del mondo e di Deo. L'un l'altro ha spento; ed è giunta la spada Col pasturale; e l'uno e l'altro insieme HO Per viva forza mal convien che vada; Perocchè, giunti, l'un l'altro non teme.
Page 80 - Provvedimenti, che a mezzo novembre Non giunge quel che tu d' ottobre fili. Quante volte del tempo che rimembre, Legge, moneta, offizio, e costume Hai tu mutato,, e rinnovato membre! E se ben ti ricordi, e vedi lume, Vedrai te simigliante a quella inferma, Che non può trovar posa in sulle piume, • Ma con dar volta suo dolore scherma.
Page 83 - E come in fiamma favilla si vede, E come in voce voce si discerne, Quando una è ferma, e l'altra va e riede; Vid...