Delle rivoluzioni d'Italia, Volumes 5-6

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Tip. di Alvisopoli, 1816
 

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Page 178 - Chiesa, la discordia dei principi, e la condizione dei tempi, che la moderazione e la prudenza : degno certamente di somma gloria se fosse stato principe secolare; o se quella cura e intenzione, che ebbe...
Page 178 - Principe di animo e di costanza inestimabile, ma impetuoso e di concetti smisurati ; per i quali, che non precipitasse, lo sostenne più la riverenza della Chiesa, la discordia dei Principi e la condizione dei tempi, che la moderazione e la prudenza : degno certamente di somma gloria se fosse stato Principe secolare, o se quella cura e intenzione, che...
Page 247 - ... maggiore che mi fu possibile; la conformità delle osservazioni da me fatte nel progresso di questo lavoro con ciò che trovo osservato da tanti scrittori di pubblica economia che da pochi lustri in qua si sono veduti e...
Page 165 - L' università di Padova, dove studiò 1' Herveo , e dove si dice che dal suo maestro Fabrizio Acquapendente abbia ricevuti i primi lumi che lo condussero alla tanto utile scoperta della circolazione del sangue, e quelle di Bologna e di Pisa si videro frequentate da giovani ed anche da uomini maturi Francesi, Inglesi, Tedeschi d'ogni condizione; e fra i grandi uomini di qualsivoglia nazione, che a quel tempo fiorirono , pochi son quelli che non sien venuti in Italia pe'loro studi.
Page 198 - Romagna; il resto si desse a! secondogenito del re di Francia , affinchè quel regno formando cosi uno stato più moderato , e disgiunto dalla corona di Francia e di Spagna , non desse più ombra alle altre potenze Italiane , Ma il re di Francia , che poco si fidava della doppiezza di Leone , e del cardinal de' Medici suo cugino , andava procrastinando la ratificazion del contratto.
Page 182 - X , egli è pur vero che esso si dolse e si crucciò più volte, perché in paragone di quel di Giulio fosse il papato suo inglorioso ed ignobile. Gli Svizzeri dopo aver cacciati i Francesi dal ducato di Milano , ricorde•voli ancora di ciò che avean fatto negli anni precedenti a tempo di Lodovico il Moro, erano montati in tanta presunzione del loro potere , che non pure agli stati d'Italia , ma poco meno che a tutta Europa speravano in breve di dar legge a lor modo, e si vantavano altamente d'...
Page 229 - Italia la passata barbarie; così pure fosse lecito sperare che si potesse bandir la mollezza de' costumi, che è in gran parte effetto degli stessi progressi delle belle arti, e ravvivare alquanto quel maschio vigore, e dirò ancora rimenar un poco di quella rozzezza che è il più sicuro fondamento della grandezza di qualunque stato. Tutte le invettive e tutti i più sodi ragionamenti che fannosi sopra il lusso poco o nulla rilevano; e poco maggior profitto farebbono le leggi su questo particolare,...
Page 235 - Quindi è agevol cosa il conchiudere che tutte le leggi e gli ordinamenti e costumi, che tendessero a ritenere ne
Page 31 - Certamente quando leggiamo , ch' era tornata a incrudelir più volte la peste , la quale or l' una o l' altra provincia d'Italia, or molte insieme ne devastava, non possiamo non contar questa come una delle cagioni della popolazione diminuita . Ma egli era allor troppo facile nel comun linguaggio di chiamar pestilenza ogni maligno influsso, che facesse il numero de...
Page 157 - ... con guardie di cavalieri e di fanti, sforzandosi gli uni di sorpassare gli altri in pompa e in grandigia , e nella moltitudine e nella qualità degli aderenti e divoti. Per la qual cosa non fu mai la corte pontificia in tale stato , neppure nei secoli che l'autorità papale era dagli scolastici e da' canonisti esagerata fuor di misura ; né i cardinali ebbero mai in alcun tempo tanta ragione di pareggiarsi co

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