Indagini critiche sulla Divina commediaAlbrighi, Segati & Company, 1918 - 664 pages |
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Acheronte adunque alcuna allegorico altra angeli Angelitti anime ànno autem Avarizia Beatrice Cacciaguida cammino canto Catone celeste cerchio ch'è chè cielo codesta coeli colla Commedia concetto Conv corpo costellazione Cristo Dante Dante Alighieri dantesco detto dice dire divina eius Empireo esso eterna Eunoè EZECH Feltro FILIPPO ANGELITTI Flegetonte Gerusalemme giro girone grazia Iddio infernale Inferno intelletto legge lettore luce Luna luogo Malacoda Matelda medesimo mente meridiano mezzo mondo monte morale nuovo occhi oltretomba Paradiso terrestre parole passo peccato pianeta Poema Poeta presente profetico punto pure Purg Purgatorio quadrante quae quod raggio rappresenta regno salita santa sarà secundum segno senso sette sfere celesti sicut simbolo sinistra sonno spirito stelle Summa Gent Summa Theol sunt terra topografia trova Ugo Capeto umana uomo Vedi Venere vide Virgilio virtù visione immaginativa XVII XXVII XXXII zione zona interiore
Popular passages
Page 55 - O donna, in cui la mia speranza vige, E che soffristi per la mia salute In Inferno lasciar le tue vestige; Di tante cose quante io ho vedute , Dal tuo podere e dalla tua bontate Riconosco la grazia e la virtute. Tu m...
Page 100 - Di sua mortalità co' prieghi tuoi , Sì che '1 sommo piacer li si dispieghi. Ancor ti prego, Regina, che puoi Ciò che tu vuoi , che tu conservi sani Dopo tanto veder gli affetti suoi. Vinca tua guardia i movimenti umani, Vedi Beatrice con quanti beati Per li miei prieghi ti chiudon le mani.
Page 565 - L' ardor la visione, e quella è tanta , Quanta ha di grazia sovra suo valore. Come la carne gloriosa e santa Fia rivestita , la nostra persona Più grata fia per esser tutta quanta. Perché s' accrescerà ciò che ne dona Di gratuito lume il sommo bene; Lume ch...
Page 117 - Veggio in Alagna entrar lo fiordaliso E nel vicario suo Cristo esser catto.
Page 438 - Con la test' alta, e con rabbiosa fame, Sì che parea che P aer ne temesse ; Ed una lupa , che di tutte brame Sembiava carca nella sua magrezza. E molte genti fe
Page 360 - Ora incomincian le dolenti note A farmisi sentire : or son venuto Là dove molto pianto mi percote. Io venni in loco d' ogni luce muto. Che mugghia, come fa mar per tempesta, Se da contrari venti è combattuto.
Page 469 - O somma luce che tanto ti levi da' concetti mortali, alla mia mente ripresta un poco di quel che parevi, e fa la lingua mia tanto possente, ch'una favilla sol della tua gloria possa lasciare alla futura gente; che, per tornare alquanto a mia memoria e per sonare un poco in questi versi, più si conceperà di tua vittoria.
Page 275 - Puttaneggiar co' Regi a lui fu vista ; Quella , che con le sette teste nacque , E dalle diece corna ebbe argomento , Fin che virtute al suo marito piacque. Fatto v'avete Dio d'oro e d'argento : E che altro è da voi ali' idolatre , Se non ch
Page 117 - Veggiolo un' altra volta esser deriso ; Veggio rinnovellar l' aceto e il fele, E tra vivi ladroni esser anciso. Veggio il nuovo Pilato sì crudele, Che ciò noi sazia, ma, senza decreto, Porta nel tempio le cupide vele. O Signor mio, quando sarò io lieto A veder la vendetta, che, nascosa, Fa dolce l...
Page 25 - Filosofia, mi disse, a chi la intende, *. Nota non pure in una sola parte, Come natura lo suo corso prende Dal divino intelletto e da sua arte; E se tu ben la tua Fisica note, Tu troverai non dopo molte carte, Che 1' arte vostra quella, quanto puote, Segue, come il maestro fa il discente, Sì che vostr