La Sapienza, Volume 3

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Unione Tipografico., 1881
 

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Popular passages

Page 343 - E come quei che con lena affannata Uscito fuor del pelago alla riva, Si volge all'acqua perigliosa e guata; Così l'animo mio che ancor fuggiva, Si volse indietro a rimirar lo passo, Che non lasciò giammai persona viva.
Page 347 - Si mosse, e venne al loco dov' io era, Che mi sedea con l'antica Rachele. Disse: Beatrice, loda di Dio vera, Che non soccorri quei che t'amò tanto, Che uscio per te della volgare schiera? Non odi tu la pietà del suo pianto, Non vedi tu la morte che il combatte Su la fiumana, ove il mar non ha vanto?
Page 347 - E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella: O anima cortese Mantovana Di cui la fama ancor nel mondo dura, E durerà quanto...
Page 346 - Non pare indegno ad uomo d' intelletto, di' ei fu dell' alma Roma e di suo 'mpero, Nell' empireo ciel per padre eletto. La quale e '1 quale, a voler dir lo vero, Fur stabiliti per lo loco santo U' siede il successor del maggior Piero.
Page 347 - Lucevan gli occhi suoi più che la Stella : E cominciommi a dir soave e piana, Con angelica voce, in sua favella...
Page 463 - Per aver pace co' seguaci sui. Amor, che al cor gentil ratto s'apprende, Prese costui della bella persona Che mi fu tolta; e il modo ancor m'offende. Amor, che a nullo amato amar perdona, Mi prese del costui piacer si forte, Che, come vedi, ancor non m'abbandona. Amor condusse noi ad una morte : Caina attende chi a vita ci spense.
Page 454 - Concreato fu ordine e costrutto a le sustanze; e quelle furon cima nel mondo in che puro atto fu produtto; pura potenza tenne la parte ima; nel mezzo strinse potenza con atto tal vime, che già mai non si divima.
Page 51 - ... crea le deità del bello, del vero, del giusto, e le adora; crea le grazie, e le accarezza; elude le leggi della morte, e la interroga e interpreta il suo freddo silenzio; precorre le ali del tempo e al fuggitivo .attimo presente congiunge lo spazio di secoli e secoli ed aspira all'eternità...
Page 345 - mpedisce che l' uccide : Ed ha natura sì malvagia e ria, Che mai non empie la bramosa voglia, E dopo il pasto ha più fame che pria. Molti son gli animali a cui s' ammoglia, E più saranno ancora, infin che il veltro Verrà, che la farà morir di doglia.

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