La Divina commedia, Volume 2Presso Giuseppe Galletti, 1827 |
Other editions - View all
Common terms and phrases
accidia amore Angelo anime Anticristo antipurgatorio Apocalisse ARGOMENTO Arno assai avea balzo Beati Beatrice bella buon canto carro ch'a ch'è ch'io chiama cielo colla colui comentatori convien corpo costui Cristo d'Aquino Daniello Dante detto dice dicea dieci Comandamenti dietro dimanda divina dolce donna dritta duca empireo Eneid equatore erano essendo Eunoè fece figliuolo Filippo il Bello fiume fummo gente Gerusalemme giro girone giustizia grido guarda Guido Inferno intende l'altro l'Angelo l'anima Land Landino Latona luogo maraviglia Matelda mente mezzo mondo monte morte mostra Naiadi notte occhi omai Ovid parea parla parole passo peccato Perocchè piangere piè poco Poeta Poscia prego pria purga Purgatorio quei quivi raggi ragione rispose salire santa senso senti sette sette peccati capitali sovra spiega spirito spirto Stazio stelle superbia terra Tomo tosto veder vedere veggio Vellut Vellutello venir verso vidi Virgilio virtù vista volse volte vuol dire
Popular passages
Page 313 - Sì tosto come in sulla soglia fui Di mia seconda etade, e mutai vita, Questi si tolse a me, e diessi altrui. Quando di carne a spirto era salita, E bellezza e virtù cresciuta m...
Page 288 - Deh, bella donna, che a' raggi d'amore ti scaldi, s'i' vo' credere a' sembianti che soglion esser testimon del core, vegnati in voglia di trarreti avanti » diss'io a lei « verso questa rivera, tanto ch'io possa intender che tu canti. Tu mi fai rimembrar dove e qual era Proserpina nel tempo che perdette la madre lei, ed ella primavera ». Come si volge con le piante strette a terra ed intra sé donna che balli, e piede innanzi piede a pena mette, volsesi in su i vermigli ed in su...
Page 175 - È chi, per esser suo vicin soppresso, Spera eccellenza, e sol per questo brama Ch' el sia di sua grandezza in basso, messo. È chi podere, grazia, onore e fama Teme di perder perch...
Page 6 - Vidi presso di me un veglio solo , Degno di tanta reverenza in vista, Che più non dee a padre alcun figliuolo. Lunga la barba e di pel bianco mista Portava a' suoi capegli simigliante, De' quai cadeva al petto doppia lista.
Page 306 - Io vidi già nel cominciar del giorno la parte orientai tutta rosata, e l'altro ciel di bel sereno adorno; e la faccia del sol nascere ombrata, sì che, per temperanza di vapori, l'occhio la sostenea lunga fiata...
Page 58 - E l' un l' altro abbracciava. Ahi serva Italia, di dolore ostello, Nave senza nocchiero in gran tempesta, Non donna di provincie, ma bordello! Quell' anima gentil fu così presta, Sol per lo dolce suon della sua terra, Di fare al cittadin suo quivi festa; Ed ora in te non stanno senza guerra Li vivi tuoi, e I'un l'altro si rode Di quei che un muro ed una fossa serra.
Page 284 - Fuor sei dell' erte vie, fuor sei dell' arte. Vedi là il sol che in fronte ti riluce ; Vedi l' erbetta, i fiori e gli arbuscelli, Che qui la terra sol da sè produce. Mentre che vegnan lieti gli occhi belli, Che lagrimando a te venir mi fenno, Seder ti puoi e puoi andar tra elli. Non aspettar mio dir più, nè mio cenno. Libero, dritto e sano è tuo arbitrio, E fallo fora non fare a suo senno; Perch' io te sopra te corono e mitrio.
Page 68 - Non avea pur natura ivi dipinto ; Ma di soavità di mille odori Vi facea un incognito indistinto. Salve, Regina, in sul verde e 'n su...
Page 57 - Venimmo a lei : o anima Lombarda, Come ti stavi altera e disdegnosa, E nel muover degli occhi onesta e tarda ! Ella non ci diceva alcuna cosa; Ma lasciavane gir, solo guardando, A guisa di leon quando si posa. Pur Virgilio si trasse a lei, pregando Che ne mostrasse la miglior salita : E quella non rispose al suo dimando; Ma di nostro paese e della vita C...
Page 3 - Per correr miglior acqua alza le vele Omai la navicella del mio ingegno, Che lascia dietro a sè mar sì crudele : E canterò di quel secondo regno, Ove l'umano spirito si purga, E di salire al ciel diventa degno. Ma qui la morta poesia...