L'Eneide di Virgilio, del comm. A. Caro

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Page 45 - Quand' ecco che da Tenedo (m' agghiado A raccontarlo) due serpenti immani Venir si veggon parimente al lito, Ondeggiando coi dorsi onde maggiori De le marine allor tranquille e quete. Dal mezzo in su fendean coi petti il mare, E s'ergean con le teste orribilmente, Cinte di creste sanguinose ed irte. Il resto con gran giri e con grand...
Page 197 - Inelito sire, a nessun lece, Che buono e giusto sia di portar oltre Da quella soglia scellerata il piede. Ma me di ciò che...
Page 192 - CenBo con esse, che di donna in uomo, e d'uomo al fin cangiossi in donna. Era con queste la fenicia Dido, che di piaga recente il petto aperta per la gran selva spaziando andava. Tosto che le fu presso, Enea la scorse per entro a l'ombre, qual chi vede o crede veder tal volta infra le nubi e '1 chiaro la nova luna allor che i primi giorni del giovinetto mese appena spunta ; • e di dolcezza intenerito il core dolcemente mirolla e pianse e disse : Dunque, Dido infelice, e...
Page 14 - De la sua marzial nudriee- lupa, Di Marte fonderà la gran cittade : E dal nome di lui Roma diralla. A Roma non pongo io termine o fine: a83 E l
Page 205 - Quinci l'uman legnaggio, i bruti, i pesci, e ciò che vola, e ciò che serpe, han vita, e dal foco e dal ciel vigore e seme traggon, se non se quanto il pondo e '1 gelo dei gravi corpi, e le caduche membra le fan terrene e tarde.
Page 60 - Un de' figli del re, scampo cercando Dal suo furore , e già da lui ferito , Per portici e per loggie armi e nemici Attraversando , in ver l' altar sen fugge : . E Pirro ha dietro che lo segue , e 'ncalza 865 'Sì che già già con l' asta e con la mano 53o Or lo prende , or lo fere.
Page 179 - Ch' a Dio son cari , o per uman valore Se ne poggiano al cielo. A questi è dato Come a
Page 95 - In guisa d'arco, a cui di corda in vece Sta d'un lungo macigno un dorso avanti , Ove spumoso il mar percuote e frange. Ne...
Page 192 - ... morti è viva. Qui vider Fedra e Procri ed Eriflle, infida moglie e sfortunata madre, di cui fu parricida il proprio figlio ; vider Laodamia, Pasife, Evadne, e CenBo con esse, che di donna in uomo, e d'uomo al fin cangiossi in donna. Era con queste la fenicia Dido, che di piaga recente il petto aperta per la gran selva spaziando andava. Tosto che le fu presso, Enea la scorse per entro a...
Page 6 - Girossi il fianco; e d'acqua un monte intanto Venne come dal ciclo a cader giù. Pendono or questi or quelli a l'onde in cima: Or a questi or a quei s'apre la terra Fra due liquidi monti, ove l'arena i80 Non men ch'ai liti, si raggira e ferve.

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