Archivio storico siciliano: pubblicazione periodica per cura della Scuola di paleografia di Palermo, Volume 42

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Stabilimento tipografico Lao, 1917
Each volume contains the "Atti" and "Memorie" of the Società siciliana per la storia patria, which were reprinted 1878-1920 under title: Atti e memorie.
 

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Popular passages

Page 6 - Francia, o dalla -Francia all'Italia, perchè anche le madri sanno l'esilio? Gemito secreto che nessuno può intendere, che non conosce parola, che non si rivela se non nell'occhio e nel labbro tremante — gemito inconfortato, che accusa la bassa ferocia dell'oppressore e la codardia degli oppressi, perchè certo, se v'è tempo che.
Page 6 - Oppure, in esilio sovra una terra straniera, fra l'insulto della compassione, e l'orgoglio insoffribile della prosperità altrui, bevendo a sorsi la disperazione, pascendo l'animo d'una speranza e d'un voto, che i giorni rinforzano senza soddisfarlo. È ventura, se un grido di libertà, una voce alla patria non attirano persecuzioni al proscritto, anche sulla terra consecrata dalla libertà.
Page 8 - Siciliani! Voi siete grandi. Voi avete, in pochi giorni fatto più assai per l'Italia, patria nostra comune, che non tutti noi con due anni d'agitazione, di concitamento generoso nel fine, ma incerto e diplomatizzante nei modi.
Page 8 - ... sviluppo Italiano: il periodo del Diritto, delle Istituzioni, dei Patti sostituito al periodo delle concessioni e delle Riforme. Per la vostra vittoria, il popolo Italiano ha riconquistato la coscienza delle proprie forze, la fede in sé. Per voi, noi, esuli dall'Italia, passeggiamo con più sicura e serena fronte tra gli stranieri che ieri ci commiseravano, ed oggi ci ammirano. Dio benedica l'armi vostre, le vostre donne, i vostri sacerdoti e voi tutti, come i vostri fratelli v'amano e v'ameranno...
Page 5 - Oggi, si more lentamente, penosamente, e in silenzio nel profondo d'una prigione, con una catena austriaca al piede, con una sentinella austriaca che veglia il sospiro ultimo, senza conforto d'una parola italiana, senza un varco alla maledizione, che il labbro mormora negli aneliti dell'agonia.
Page 9 - Parlamento indirizzati a questo santo fine; ch'Ei risguardi benigno la terra di Sicilia, e la congiunga ai grandi destini della nazione Italiana, libera, indipendente, ed unita!
Page 9 - ... iniziatore di progresso Italiano, noi abbiamo diritto di parlarvi liberi come fratelli a fratelli: abbiamo diritto di ricordarvi i nostri comuni doveri: abbiamo diritto di dirvi: voi siete nostri; voi non potete staccarvi da noi; non potete esservi rivelati ottimi fra quanti abitatori ha l'Italia per ritrarvi, per isolarvi.
Page 19 - Dio alla grande missione di dare unità morale all'Europa e per mezzo d'Europa all'Umanità. Ei piantava per base « che il popolo Romano avea per diritto e per divina predestinazione preso impero sopra tutti i mortali — che Roma era la sede preparata dalla Provvidenza all'Impero.
Page 9 - Pontefice e gl'ispirava quegli atti onde divampò l'amore di libertà e indipendenza che covava nei petti Italiani. Mentre i popoli d'Italia nostri fratelli tentavano altre vie più lunghe per conseguire lo scopo, Iddio fu quello che accecò il Governo ch'ei voleva confondere, e fortificò questo popolo Siciliano, al quale avea serbato l'onore di cominciare veramente il gran riscatto.
Page 227 - Lionti, i Diplomi inediti relativi all'ordinamento della proprietà fondiaria in Sicilia sotto i Normanni e gli Svevi, editi dal Battaglia, le ricerche del Genuardi sugli Usi civici in Sicilia prima dell'abolizione della feudalità.

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