Le vite de' più eccellenti pittori, scultori ed architettori: have half-title "Le vite"

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G. C. Sansoni, 1878
 

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Popular passages

Page 563 - ... gentiluomini di Vinezia, con i quali, come virtuoso, pra-. ticò sempre dimesticamente. Venutagli poi voglia, essendo anco giovane, d'attendere alla pittura, apparò i primi priucipj da Giovan Bellino allora vecchio. E doppo lui, avendo Giorgione da Castel Franco messi in quella città i modi della maniera moderna più uniti, e con certo fiammeggiare di colori, Sebastiano si partì da Giovanni e si acconciò con Giorgione; col quale stette tanto, che prese in gran parte quella maniera: onde fece...
Page 143 - Roma, ch'eglino contraffacendo le cose di marmo antiche ne' chiari e scuri loro, non restò vaso, statue, pili, storie né cosa intera o rotta, ch'eglino non disegnassero e di quella non si servissero. E tanto con frequentazione e voglia a tal cosa posero il pensiero, che unitamente presero la maniera antica e tanto l'una simile all'altra, che si come gl'animi loro erano d'uno istesso volere, cosi le mani ancora esprimevano il medesimo sapere.
Page 305 - ... quali si serviva a, comprare colori ed altre cose, in una scatola senza coperchio appiccata al palco nel mezzo della sua camera, di maniera che ognuno che volea potea pigliarne; e per non si avere a pigliar noia ogni giorno di quello che avesse a mangiare, coceva il lunedì un caldaio di fagiuoli per tutta la settimana. Venendo poi la peste in...
Page 408 - Sono le composizioni delle storie di Luca molto proprie e fatte con tanta chiarezza ed in modo senza confusione, che par proprio che il fatto che egli esprime, non dovesse essere altrimenti; e sono più osservate, secondo l'ordine dell'arte, che quelle d'Alberto. Oltre ciò si vede che egli usò una discrezione ingegnosa nell...
Page 75 - Tigliosa il vederli non solamente per la sottilità del lavoro , ma per la sveltezza delle figurine che in quelli faceva e per la delicatissima maniera del compartirle.
Page 419 - Santo;1 la quale tavola, essendo io una mattina con Michelagnolo a udir messa al detto altare, e veggendo in essa scritto che l'aveva fatta Ugo da Carpi senza pennello, mostrai ridendo cotale inscrizione a Michelagnolo; il quale, ridendo anch'esso, rispose: Sarebbe meglio che avesse adoperato il pennello, e l'avesse fatta di miglior maniera.
Page 170 - Fontanableo la metà di tutti gli ornamenti che fece il re fare per onorare un tanto imperadore, e l'altra metà fece Francesco Primaticcio bolognese. Ma le cose che fece il Rosso, d'archi, di colossi, e altre cose simili, furono, per quanto si disse allora, le più stupende che da altri insino allora fussero state fatte mai.
Page 222 - ... e perché tutte le cose che s'appressano allo specchio crescono, e quelle che si allontanano diminuiscono, vi fece una mano che disegnava un poco grande, come mostrava lo specchio, tanto bella, che pareva verissima. E perché Francesco era di bellissima aria, ed aveva il volto e l'aspetto grazioso molto, e più tosto d'angelo che d'uomo, pareva la sua effigie in quella palla una cosa divina...
Page 597 - ... ed egli messovi mano, vi fece dentro Cristo quando incorona la Nostra Donna; e nel campo fece uno splendore, con un coro di Serafini ed Angeli, che hanno certi panni sottili, che spargono fiori, e altri putti molto belli e...
Page 272 - Siccome è vero che la città di Verona per sito, costumi, ed altre parti è molto simile a Firenze, così è vero che in essa, come in questa, sono fioriti sempre bellissimi ingegni in tutte le professioni più rare e lodevoli.

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