Memorie di religione, di morale e di letteratura

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1843
 

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Popular passages

Page 372 - Prov. 16, 32 melior est patiens viro forti et, qui dominatur animo suo, expugnatore urbium 13 Ephes.
Page 421 - Come soglion talor dui can mordenti, O per invidia o per altro odio mossi, Avvicinarsi digrignando i denti, Con occhi bieci e più che bracia rossi ; Indi a...
Page 312 - ... e degli animi : scrivi che non è in ciò perfetta letizia. Andando un poco più oltre santo Francesco...
Page 420 - Con lieto volto, ond' io mi confortai, Mi mise dentro alle segrete cose. Quivi sospiri, pianti ed alti guai Risonavan per l'aer senza stelle, Perch' io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, Parole di dolore, accenti d'ira, Voci alte e fioche, e suon di man con elle, Facevano un tumulto, il qual s' aggira Sempre in quell' aria senza tempo tinta, Come la rena quando a turbo spira.
Page 314 - Simone, per compassione se n'andò arditamente al Rettore; e, in pieno consiglio, e con molte lagrime, e prieghi divoti addomandò che a sé fosse tratto uno occhio, e al malfattore un altro, acciocché esso non rimanesse privato d'amenduni.
Page 165 - V^ome creder debb'io che tu in ciel oda, Signor benigno, i miei non caldi preghi, Se gridando la lingua che mi sleghi, Tu vedi quanto il cor nel laccio goda? Tu ch' il vero conosci , me ne snoda , E non mirar ch'ogni mio senso il nieghi: Ma prima il fa' che di me carco pieghi Caronte il legno alla dannata proda.
Page 311 - 1 frate minore sapesse tutte le lingue e tutte le scienze e tutte le Scritture, sicché sapesse profetare, e rivelare non solamente le cose future, ma eziandio li segreti delle coscienze e degli animi: scrivi, che non è in ciò perfetta letizia".
Page 312 - 1 frate minore parli con lingua d'angelo, e sappi i corsi delle stelle e le virtù dell'erbe, e fóssongli rivelati tutti i tesori della terra, e cognoscesse le nature degli uccelli e de...
Page 312 - Ordine. Intorno al principio dell'Ordine di santo Francesco, e vivendo, venne all'Ordine un giovane d'Ascesi, il quale fu chiamato frate Simone: il \ quale Iddio adornò e dotò di tanta grazia, e di' tanta contemplazione e elevazione di mente, che tutta la sua vita era specchio di santità, secondo ch'io udii da coloro, che lungo tempo furono con lui. Costui radissime volte era veduto fuori di cella, e se alcuna volta stava co' frati, sempre parlava di Dio.
Page 313 - ... medesimo. Il detto Frate Simone quando si ponea a mensa, innanzi che prendesse il cibo corporale, prendea per sé e dava il cibo ispirituale, parlando di Dio. Per lo divoto parlare, si...

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