La divina commedia, Volume 2P. Fioretti, 1864 - 894 pages |
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Adamo amore Angeli anima antichi Aragona avea Beati beatifica Beatrice Bellincion Berti Bonifazio Cacciaguida Carlo Carlo Martello celeste cerchio ch'io chè Chiesa ciel delle fisse città colla conosce cori corpo costellazione creato creatura Cristo Dante detto dice dimanda divina donna Ebrei egualmente empireo Enea Eneide Equatore essendo eterna Eunoè famiglia fece figlio Filippo il Bello Fiorentina Firenze fiume forma forza Ghibellini giro gloria grazia greco Guelfi Iddio imperatore inferno intelletto istesso l'altro l'anima l'uomo latino luce lume luna luogo Madonna madre maraviglia melaf mente metaf mobile moglie mondo morte mostra moto move natura notissimo occhi padre Papa Parad paradiso parlare parole Pasifae pianeta Pietro Pietro Lombardo Platone poela poema poeta poscia Purg raggio RAGIONE DEL CANTO Redentore Rifeo santo Scolastici sfera simbolo spiriti splendore stelle teologo terra Troia ucciso umana uomo veder vedere vidi Virgilio virtù visione beatifica vista volontà
Popular passages
Page 583 - Da lui, né dall' amor che a lor s' intrea, Per sua bontate il suo raggiare aduna. Quasi specchiato, in nove sussistenze, Eternalmente rimanendosi una. Quindi discende all' ultime potenze Giù d' atto in atto tanto divenendo, Che più non fa che brevi contingenze ; E queste contingenze essere intendo Le cose generate, che produce Con seme, e senza seme il ciel movendo. La cera di costoro, e chi la duce, Non sta d...
Page 624 - Un uom nasce a la riva de l'Indo, e quivi non è chi ragioni di Cristo, né chi legga, né chi scriva; e tutti suoi voleri e atti buoni sono, quanto ragione umana vede, sanza peccato in vita o in sermoni. Muore non battezzato e sanza fede: ov'è questa giustizia che '1 condanna? ov'è la colpa sua, se ei non crede?
Page 602 - E cieco toro più avaccio cade Che cieco agnello, e molte volte taglia Più e meglio una che le cinque spade.
Page 517 - Quali per vetri trasparenti e tersi, o ver per acque nitide e tranquille, non sì profonde che i fondi sien persi, tornan de...
Page 610 - Che del fare e del chieder, tra voi due, Fia primo quel che tra gli altri è più tardo.
Page 540 - Provenzai che fecer contra lui non hanno riso; e però mal cammina qual si fa danno del ben fare altrui. Quattro figlie ebbe, e ciascuna reina, Ram1melo Beringhiere, e ciò li fece Romeo, persona umile e peregrina. E poi il mosser le parole biece a dimandar ragione a questo giusto, che li assegnò sette e cinque per diece.
Page 624 - Or tu chi se', che vuoi sedere a scranna Per giudicar da lungi mille miglia Con la veduta corta d'una spanna? Certo a colui che meco s'assottiglia, Se la scrittura sovra voi non fosse, Da dubitar sarebbe a meraviglia. O terreni animali, o menti grosse! La prima volontà, ch' è per sé buona, Da sè, ch' è sommo ben, mai non si mosse.
Page 684 - Ma Gregorio da lui poi si divise ; Onde sì tosto come gli occhi aperse In questo ciel, di se medesmo rise. E se tanto segreto ver proferse Mortale in terra , non voglio ch' ammiri ; Che chi 'l vide quassù gliel discoverse % Con altro assai del ver di questi giri.
Page 569 - ... lo suo diletto la sposa di colui ch'ad alte grida, disposò lei col sangue benedetto, in sé sicura e anche a lui più fida, due principi ordinò in suo favore, che quinci e quindi le fosser per guida. L'un fu tutto serafico in ardore; l'altro per sapienza in terra fue di cherubica luce uno splendore. Dell' un dirò, però che d'amendue 40 si dice l'un pregiando, quale uom prende, perch'ad un fine fuor l'opere sue.
Page 532 - Avete il Vecchio e il Nuovo Testamento, E il Pastor della Chiesa che vi guida: Questo vi basti a vostro salvamento.