Figure e dottrine nell'opera di Dante |
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adunque alcuno amore anima anzi appunto Aristotele attiva avea beati beatitudine Beatrice bella bene BERN buon Cant carità cercando certo chè cielo colla contemplazione Conv Convivio corpo cuore d'ogni d'un Dante desiderio dice dire divina donna gentile dottrina dovea ecco esso felicità Figure filosofia fiori fondo forma grado gran grazia guardare insieme l'altra l'amore l'anima l'uomo legge luce luogo mano Maria materia mente mistico mondo mortalità morte moto natura nuovo occhi opera pace Parad Paradiso pare parla parole passato pensiero perfetta perfezione piena Platone poco poema poeta porta possa poteva presente principio profonda propria prova punto Purg quae ragione rappresentare realtà salire san Bernardo Santo sapere scienza scrive senso sentimento Serm simbolo sistema specialmente spirito suprema terra tratto trovare ultimo umana uomo Vedi venire Vergine vero verso virtù visione viva vuol XXXI zione
Popular passages
Page 94 - Poi come gente stata sotto larve, Che pare altro che prima se si sveste La sembianza non sua in che disparve; Così mi si cambiaro in maggior feste Li fiori e le faville, sì eh' io vidi Ambo le corti del ciel manifeste. O isplendor di Dio per cu' io vidi L' alto trionfo del regno verace, Dammi, virtù a dir com
Page 166 - Dell'universo in sin qui ha vedute Le vite spiritali ad una ad una, Supplica a te, per grazia, di virtute Tanto che possa con gli occhi levarsi Più alto verso l'ultima salute.
Page 43 - L'ardua sua materia terminando, Con atto e voce di spedito duce s: Ricominciò: Noi semo usciti fuore Del maggior corpo al ciel, ch'è pura luce; Luce intellettual piena d'amore, *> Amor di vero ben pien di letizia, Letizia che trascende ogni dolzore.
Page 236 - Vago già di cercar dentro e dintorno • La divina foresta spessa e viva, Ch'agli occhi temperava il nuovo giorno. Senza più aspettar lasciai la riva, Prendendo la campagna lento lento Su per lo suol che d
Page 211 - Poi cominciò: Colui che volse il sesto Allo stremo del mondo, e dentro ad esso Distinse tanto occulto e manifesto, Non poteo suo valor si fare impresso in tutto l' universo, che il suo verbo Non rimanesse in infinito eccesso.
Page 43 - Se quanto infino a qui di lei si dice Fosse conchiuso tutto in una loda, Poco sarebbe a fornir questa vice. La bellezza ch'io vidi si trasmoda Non pur di là da noi, ma certo io credo, Che solo il suo Fattor tutta la goda.
Page 170 - Sì che il sommo piacer gli si dispieghi. Ancor ti prego, Regina, che puoi Ciò che tu vuoli, che conservi sani, Dopo tanto veder, gli affetti suoi. Vinca tua guardia i movimenti umani : Vedi Beatrice con quanti Beati Per li miei preghi ti chiudon le mani." Gli occhi da Dio diletti e venerati, Fissi nell' orator, ne dimostraro Quanto i devoti preghi le son grati. Indi all' eterno lume si drizzaro, Nel qual non si de' creder che s' invii Per creatura l
Page 221 - Quell' esser parte, per diverse essenze Da lui distinte e da lui contenute. Gli altri giron per varie differenze Le distinzion, che dentro da se hanno, Dispongono a lor fini e lor semenze. Questi organi del mondo così vanno, Come tu vedi omai di grado in grado, Che di su prendono, e di sotto fanno. Riguarda bene a me sì com' io vado Per questo loco al ver, che tu disiri, Sì che poi sappi sol tener lo guado. Lo moto e la virtù de' santi giri, Come dal fabbro 1' arte del martello , Da' beati motor...
Page 45 - Nel suo profondo vidi che s'interna legato con amore in un volume, ciò che per l'universo si squaderna; sustanze e accidenti e lor costume, quasi conflati insieme, per tal modo che ciò ch'i
Page 178 - L' ardor del desiderio in me finii. Bernardo m'accennava, e sorrideva, Perch' io guardassi in suso; ma io era Già per me stesso tal qual ei voleva; Chè la mia vista, venendo sincera, E più e più entrava per lo raggio Dell'alta luce, che da sé è vera. Da quinci innanzi il mio veder fu maggio Che il parlar nostro, ch' a tal vista cede, E cede la memoria a tanto oltraggio.