Beiträge für das Studium der Göttlichen Comödie Dante Alighieri's, Volume 1

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Nicolai, 1826 - 370 pages
 

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Page 162 - Qual lagrimando, e qual traendo guai, Che di tristizia saettavan foco. Poi mi parve vedere a poco a poco Turbar lo...
Page 227 - Se Dio ti lasci, lettor, prender frutto di tua lezione, or pensa per te stesso com'io potea tener lo viso asciutto, quando la nostra imagine di presso vidi sì torta che 1 pianto de li occhi le natiche bagnava per lo fesso. Certo io piangea, poggiato a un de' rocchi del duro scoglio, sì che la mia scorta mi disse: «Ancor se
Page 120 - Che l' arco dell' esilio pria saetta. Tu proverai sì come sa di sale Lo pane altrui, e com' è duro calle Lo scendere, e 'l salir per l
Page 222 - En lisant le recit de ses heureux destins Plus d'une fois le livre, échappa de nos mains ; Et le trouble confus peint sur notre visage, Exprimant nos désirs, nous tint lieu de langage. Un moment plus fatal acheva tous nos maux ; Le livre se r'ouvrit, et nous lûmes ces mots : " Lancelot d'un baiser que ravit sa tendresse .... A ce mot, ma rougeur attesta ma foiblesse : Eh ! quelle amante, ô ciel ! auroit pu résister ? Ce que fit Lancelot, Paul osa le tenter.
Page 290 - ... traevan giù l'unghie la scabbia, come coltel di scardova le scaglie o d'altro pesce che più larghe l'abbia. ^ "O tu che con le dita ti dismaglie," cominciò '1 duca mio a l'un di loro, "e che fai d'esse tal volta tanaglie, dinne s'alcun Latino e tra costoro che son quinc' entro, se l'unghia ti basti etternalmente a cotesto lavoro.
Page 252 - Tuna e l'altra strada Facen vedere, e del mondo e di Deo. L'un l'altro ha spento, ed è giunta la spada Col pastúrale; e Tuno e Tauro insieme Per viva forza mal convien che vada; Perocchè giunti, l'un l'altro non teme.
Page 100 - Bergamo, o altrove: ed infinattanto andrà facendo così che sia tolta via la radichevole cagione di questo pizzicore, e divelta la radice di tanto errore: col tronco i pungenti rami inaridiscono. Signore, tu eccellentissimo Principe de' Principi sei, e non comprendi nello sguardo della somma altezza, ove la volpicella di questo puzzo, sicura da
Page 88 - Communis et populi Civitatis Florentie, et ex vigore nostri arbitrii, et omni modo et jure, quibus melius possumus, ut si quis predictorum ullo tempore in fortiam dicti Communis pervenerit, talis perveniens igne comburatur sic quod moriatur, in hiis scriptis sententialiter condemnamus.
Page 220 - Queste parole da lor ci fur porte. Da che io intesi quelle anime offense, Chinai il viso, e tanto il tenni basso, Finchè il poeta mi disse : Che pense ? Quando risposi, cominciai : O lasso, Quanti dolci pensier, quanto...
Page 222 - D'un bonheur qui n'est plus le souvenir accable; C'est le plus grand des maux que l'on puisse éprouver: Mais mon récit vous touche: il le faut achever"). Le tendre paraphraste trouve, et semble regretter, que ,le récit du comte Ugolin attriste plus qu'il n'attendrit, effraye plus qu'il ne touche: s'il coûte quelques larmes, elles sont rares et pénibles").

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