Critica letteraria, Volume 2

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E. Loescher, 1883
 

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Page 37 - Berti vid'io andar cinto di cuoio e d'osso, e venir dallo specchio la donna sua senza il viso dipinto; e vidi quel de' Nerli e quel del Vecchio esser contenti alla pelle scoperta, e le sue donne al fuso ed al pennecchio.
Page 37 - Ond' ella toglie ancora e terza e nona, Si stava in pace, sobria e pudica: Non avea catenella, non corona, Non donne contigiate, non cintura Che fosse a veder più che la persona : Non faceva, nascendo, ancor paura La figlia al padre, chè il tempo e la dote Non fuggian quinci e quindi la misura: Non avea case di famiglia vote; Non v...
Page 37 - sobri e di grosse vivande, e con poche spese e con " buoni costumi : e di grossi drappi vestivano loro " e le loro donne. E molti portavano le pelli sco" perte senza panno, e le berrette in capo : e la " maggior parte cogli usatti in piede. E le donne, " senza ornamento , passavansi le maggiori d...
Page 218 - Tuo delubro adornai, se di giovenchi E di caprette io t'arsi i fianchi opimi, Questo voto m'adempì; il pianto mio Paghino i Greci per le tue saette. Sì disse orando. L'udì Febo, e scese Dalle cime d'Olimpo in gran disdegno Coll' arco su le spalle, e la farétra Tutta chiusa. Mettean le frecce orrendo ' Su gli omeri all'irato un tintinnio Al mutar de...
Page 30 - Byron de' suoi tempi? Altro in somma é la materia poetica, ed altro è l'arte, con cui fa d'uopo trattarla. Quella non ha confini, e ciascuno dee tirarla dal proprio fondo; ma questa è già stabilita e frenata dalla natura, dalle sue regole, le quali dedotte non sono 1 altro che dalla natura stessa posta in sistema.
Page 135 - Libera diffondea l' inno giocondo. Ebbe mistiche nozze, ed il profondo Flutto ricinse la fatai donzella, E in mezzo al perversar della procella La vittoria le aperse il sen fecondo. Ma, poichè i tempestosi abbracciamenti, Or le diniega il mar, franto l...
Page 218 - Tutta chiusa. Mettean le frecce orrendo ' Su gli omeri all'irato un tintinnio Al mutar de' gran passi; ed ei simile A fosca notte giù venia . Piantossi Delle navi al cospetto: indi uno strale Liberò dalla corda, ed un ronzio Terribile mandò l'arco d'argento.
Page 381 - Se non che tutti i precetti ti parlano sempre alla ragione ; e chi vuoi essere poeta deve esser nato con tal cuore che parli, mormori, gridi confusamente da prima a sé stesso ; e poi a poco a poco con...
Page 433 - Del sublime cantore, epico solo, Che in moderno sermon l'antica tromba Fea risuonar dall'uno all'altro polo, Qui giaccion l'ossa, in sì negletta tomba? Ahi Roma! e un'urna a chi spiegò tal volo Nieghi, mentre il gran nome al ciel rimbomba? Mentre il tuo maggior tempio al vile stuolo De' tuoi vescovi re fai catacomba?
Page 512 - Date a Cesare quel che è di Cesare ea Dio quel che è di Dio » che, nella sua chiarezza, mi pare - scusatemi - una risposta più romana che giudaica.

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