Versi editi ed inediti1857 - 310 pages |
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12 Aprile affetto amico amore anco Andran anima apostasia Arlecchini Arlecchini E burattini asma Ave Maria basta bello Biasciando birro bravo brindisi buon cabale canto cara casa Chè cielo ciuchi colla credo d'amore diavolo dice Dies irae diletto dire dolce dolore doventa Ecco erano esso eunuco faccia fallo fare fede fior gente giorno GIUSEPPE GIUSTI GIUSTI governo gran GRANCHIO grido illuvie Italia itterica l'anima labbra lascia libertà lieto lode lungo male mano mente messo mesto mezzo mille minchione misero mondo morte muso nobile nuovo occhi pace padrone Papa parlar parole passo pensa pensiero piange pianto Pievano Arlotto piglia poesie poeta politica popolo Povera croce ecc Prete pubblico quaresima quei ride santo scritti scrivere secolo sento siamo Signor sogni sospirando spia suon testa Tira TOMMASO CORSINI torna Tullo uomo vecchia vede VENTOLA vero versi veste virtù Viva Arlecchini vizio volgo volo
Popular passages
Page 133 - O degli altri poeti onore e lume, Vagliami il lungo studio e il grande amore, Che m' han fatto * cercar lo tuo volume. Tu se...
Page 190 - De' canti uditi da fanciullo: il core Che da voce domestica gl'impara Ce li ripete i giorni del dolore: Un pensier mesto della madre cara. Un desiderio di pace e d'amore, Uno sgomento di lontano esilio, Che mi faceva andare in visibilio. E quando tacque, mi lasciò pensoso Di pensieri più forti e più soavi. — Costor, dicea tra me, Re pauroso Degl'italici moti e degli slavi, Strappa a...
Page 194 - Se non lo crede, il campanil del duomo è là che parla a chi lo sa capire: a battesimo suoni oa funerale muore un brigante e nasce un liberale. Dunque, senta, se vuol rompere i denti al tarlo occulto che il mestier le rode, o scongiuri le tossi e gli accidenti di risparmiar quest'avanzo di code; se no, compri le...
Page 115 - Tirtei col1' affanno, E le grinze nel core a ventunanno, Lordare il mondo. Restai di sasso; barattare il viso Volli e celare i tratti di famiglia : Ma poi 1' ira, il dolor, la maraviglia Si sciolse in riso ; Ah, in riso che non passa alla midolla! E mi sento simile al saltambanco , Che muor di fame, e in vista ilare e franco Trattien la folla.
Page 197 - Or mi sento co' pochi alto levato, Ora giù caddi e vaneggiai col volgo ! Misero sdegno , che mi spiri solo , Di te si stanca e si rattrista il core ! 0 farfalletta che rallegri il volo, Posandoti per via di fiore in fiore, E tu che sempre vai, mesto usignolo, Di bosco in bosco cantando d...
Page 130 - A un Re Travicello. Volete il serpente Che il sonno vi scuota ? Dormite contente Costì nella mota, O bestie impotenti : Per chi non ha denti, È fatto a pennello Un Re Travicello ! Un popolo pieno Di tante fortune, Può farne di meno Del senso comune. Che popolo ammodo , Che Principe sodo, Che santo modello Un Re Travicello ! NELL' OCCASIONE CHE FU SCOPERTO A FIRENZE IL VERO RITRATTO DI DANTE FATTO DA GIOTTO.
Page 80 - Mi fece a doppie suola e alla scudiera, E per servir da bosco e da riviera. Dalla coscia giù giù sino al tallone Sempre all'umido sto senza marcire; Son buono a caccia e per menar di sprone, E molti ciuchi ve lo posson dire: Tacconato di solida impuntura, Ho l'orlo in cima e in mezzo la costura.
Page 149 - Chi del natio terreno i doni sprezza E il mento in forestieri unti s' imbroda, La cara patria a non curar per moda Talor s'avvezza. Filtra col sugo di straniere salse In noi di voci pellegrina lue, Brama ci fa d' oltramontano bue L
Page 190 - Strappa a' lor tetti, e qua senza riposo Schiavi gli spinge per tenerci schiavi; Gli spinge di Croazia e di Boemme Come mandre a svernar nelle Maremme. A dura vita, a dura disciplina, Muti, derisi...