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1857 - 310 pages
 

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Popular passages

Page 133 - O degli altri poeti onore e lume, Vagliami il lungo studio e il grande amore, Che m' han fatto * cercar lo tuo volume. Tu se...
Page 190 - De' canti uditi da fanciullo: il core Che da voce domestica gl'impara Ce li ripete i giorni del dolore: Un pensier mesto della madre cara. Un desiderio di pace e d'amore, Uno sgomento di lontano esilio, Che mi faceva andare in visibilio. E quando tacque, mi lasciò pensoso Di pensieri più forti e più soavi. — Costor, dicea tra me, Re pauroso Degl'italici moti e degli slavi, Strappa a...
Page 194 - Se non lo crede, il campanil del duomo è là che parla a chi lo sa capire: a battesimo suoni oa funerale muore un brigante e nasce un liberale. Dunque, senta, se vuol rompere i denti al tarlo occulto che il mestier le rode, o scongiuri le tossi e gli accidenti di risparmiar quest'avanzo di code; se no, compri le...
Page 115 - Tirtei col1' affanno, E le grinze nel core a ventunanno, Lordare il mondo. Restai di sasso; barattare il viso Volli e celare i tratti di famiglia : Ma poi 1' ira, il dolor, la maraviglia Si sciolse in riso ; Ah, in riso che non passa alla midolla! E mi sento simile al saltambanco , Che muor di fame, e in vista ilare e franco Trattien la folla.
Page 197 - Or mi sento co' pochi alto levato, Ora giù caddi e vaneggiai col volgo ! Misero sdegno , che mi spiri solo , Di te si stanca e si rattrista il core ! 0 farfalletta che rallegri il volo, Posandoti per via di fiore in fiore, E tu che sempre vai, mesto usignolo, Di bosco in bosco cantando d...
Page 130 - A un Re Travicello. Volete il serpente Che il sonno vi scuota ? Dormite contente Costì nella mota, O bestie impotenti : Per chi non ha denti, È fatto a pennello Un Re Travicello ! Un popolo pieno Di tante fortune, Può farne di meno Del senso comune. Che popolo ammodo , Che Principe sodo, Che santo modello Un Re Travicello ! NELL' OCCASIONE CHE FU SCOPERTO A FIRENZE IL VERO RITRATTO DI DANTE FATTO DA GIOTTO.
Page 80 - Mi fece a doppie suola e alla scudiera, E per servir da bosco e da riviera. Dalla coscia giù giù sino al tallone Sempre all'umido sto senza marcire; Son buono a caccia e per menar di sprone, E molti ciuchi ve lo posson dire: Tacconato di solida impuntura, Ho l'orlo in cima e in mezzo la costura.
Page 149 - Chi del natio terreno i doni sprezza E il mento in forestieri unti s' imbroda, La cara patria a non curar per moda Talor s'avvezza. Filtra col sugo di straniere salse In noi di voci pellegrina lue, Brama ci fa d' oltramontano bue L
Page 190 - Strappa a' lor tetti, e qua senza riposo Schiavi gli spinge per tenerci schiavi; Gli spinge di Croazia e di Boemme Come mandre a svernar nelle Maremme. A dura vita, a dura disciplina, Muti, derisi...

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